Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/02/2022 09:01:00

Chi ci guadagna con la propaganda no - vax 

Un argomento tipico dei no - vax è che con i vaccini ci sono lobby potenti che si arricchiscono. La realtà, invece, racconta ben altro, e cioè che proprio la propaganda no - vax fa arricchire diverse persone. 

 Secondo un documento del CCDH, il Center for Countering Digital Hate,la propaganda no vax su internet genera un giro d’affari totale di circa 36 milioni di dollari l’anno, diviso tra 22 aziende riconducibili ad appena 12 persone.

Scrive La Stampa: «È il caso di Joseph Mercola, osteopata di 67 anni della Florida, diventato milionario spargendo bugie, sospetti e terrore sui vaccini contro il Covid. Prima ha negato la gravità della pandemia incitando i suoi concittadini a dire no alle restrizioni come l’uso della mascherina. Poi, lo step successivo: le teorie anti vax. E così, ha costruito un impero: oltre 4 milioni di follower tra Facebook, Instagram, Youtube e Twitter e una pagina a pagamento per abbonati sul sito di Substack, 159 dipendenti dagli Usa alle Filippine e che, secondo il CCDH, da quando è iniziata la pandemia ha guadagnato oltre 7 milioni di dollari».

Tra le bufale di Mercola, prima del Covid: "I materassi a molle emanano radiazioni molto dannose per l’uomo e i lettini abbronzanti aiutano a prevenire il cancro ed altre gravi malattie". 

Qui c'è anche un articolo del New York Times.