Il ministro dell’Università Maria Cristina Messa ha annunciato che dal 2023, per la facoltà di Medicina, «resterà il numero programmato», ma «non ci sarà più un quiz», bensì «un percorso che comincia già al quarto
anno delle superiori, con corsi online gratuiti preparati dalle università e prove di autovalutazione».
Grazie all’impegno del parlamento e all’intenso lavoro svolto in commissione di concerto con la Ministra Messa, il meccanismo di selezione dei candidati ai corsi di laurea a numero chiuso, tra i quali quello per la facoltà di medicina, è destinato a cambiare già a partire dal 2022": lo spiegano in una nota Manuel Tuzi (M5s), Daniele Belotti (Lega), Rosa Maria Di Giorgi (PD), Valentina Aprea (FI), Simona Vietina (CI), Gabriele Toccafondi (IV). "Come già annunciato dalla ministra, a partire dal 2023 il test di ingresso alla facoltà di medicina di settembre verrà eliminato e sostituito da un percorso che prenderà il via già al quarto anno delle scuole superiori, con corsi gratuiti e prove preventive basate sull’utilizzo dei Tolc test. Una svolta concreta in chiave di accessibilità per i candidati al quale si aggiungeranno le novità previste dalla risoluzione che abbiamo presentato la scorsa settimana e che riguardano l’anno in corso".
Non è tutto qui. "Tra gli obiettivi principali sempre nell’ottica di andare incontro alle reali esigenze dei candidati - continuano i parlamentati - aumentiamo i posti a medicina andando incontro alle carenze strutturali dei medici del nostro paese, garantendo un rapporto di uno ad uno tra accessi e numero di medici che verranno formati per garantire un numero sufficiente di specialisti e medici di base. Revisioniamo il percorso senza più il test di medicina ma con un percorso più forte e consapevole, fornendo gratuitamente corsi Mooc, esercitazioni online e corsi online fruibili su piattaforme nazionali ed in presenza. Si tratta di una serie di interventi che possono essere realizzati in breve tempo per offrire una chiara risposta alle esigenze dei nostri ragazzi e rendere davvero accessibile, sotto ogni aspetto, le carriere universitarie a numero chiuso”.