C’è fame di lavoro. E’ questa la prima considerazione che si può fare alla luce delle quasi 200mila domande presentate in Sicilia per i quasi 1200 i posti di lavoro banditi in cinque concorsi. Per l’esattezza i posti messi a bando sono 1170 e sono 194mila le domande presentate.
Nello specifico le figure ricercate sono così suddivise: 1.024 tra laureati e diplomati destinati a potenziare i Centri per l’impiego, 100 laureati all’interno dell’Amministrazione regionale, 46 agenti del Corpo forestale. Tra le domande, sono 21 mila per il Corpo forestale, 104 mila per i centri per l’impiego. «Si tratta di dati significativi che danno la misura della fame di lavoro che c’è in Sicilia -, commenta l’assessore alla funzione pubblica Marco Zambuto -, dopo 30 anni la Regione torna a bandire dei concorsi e la risposta è stata notevole. Un cammino di rinnovamento dell’amministrazione regionale che non si ferma impegnati a modificare l’accordo Stato-Regione per nuovi inserimenti ma anche nella formazione del personale».
E la Regione ha già completato l’iter per gli 83 esperti per il Pnrr e a breve saranno a bando anche quelli dei 300 esperti che serviranno ai comuni come sostegno sempre per il Piano nazionale di resilienza. Per quel che riguarda i prossimi passaggi dell’iter concorsuale, adesso si dovrà procedere alla nomina delle commissioni e delle sottocommissioni e poi si dovrà trovare i luoghi dove ospitare le prove d’esame. “Come amministrazione regionale - ha detto nei giorni scorsi il presidente della Regione, Nello Musumeci -, abbiamo bisogno di ringiovanire le fila, l’età media dei più giovani è di 56-57 anni. Servono giovani carichi di adrenalina, vogliosi di scommettersi e competere”.