Nuova udienza del processo scaturito dall'operazione "Cutrara" che nel giugno 2020 portò agli arresti di diversi appartenenti alla famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, tra i quali il boss Francesco Domingo, detto don Ciccio Tempesta, esponente al vertice di Cosa nostra nella città del Golfio e che ha visto coinvolto anche il sindaco di Castellemmare Nicola Rizzo, poi assolto per favoreggiamento.
Nel corso dell'udienza che si è tenuta lunedì, 28 febbraio, davanti al Tribunale presieduto da Enzo Agate, il pm della Dda ha continuato l'audizione del maggiore dei Carabinieri Giuseppe Del Sole che ha diretto le indagini tra il 2016 e il 2018.
Nel corso della testimonianza si è dato risalto all'utilizzo dei post-it per fare veicolare i messaggi tra i mafiosi, da parte del boss a capo del mandamento di Alcamo, Ignazio Melodia, detto "u dutturi", proprio per via della sua professione.
Dalla testimoniana è anche emerso di una abitazione in contrada Gagliardetta a Castellammare, utilizzata per alcuni summit e scelta dalo stesso boss Francesco Domingo.
Dalle parole del maggiore è inoltre emerso che una casa di campagna, nella contrada Gagliardetta di Castellammare del Golfo, era scelta solitamente da don Ciccio Tempesta per i summit. La prossima udenza si terrà il 14 marzo e continuerà sempre con la testimonianza di Del Sole. Il Tribunale al termine dell'udienza ha stralciato la posizione di Francesco Ancora, suocero del sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo, l'uomo è deceduto nelle scorse settimane.