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03/03/2022 12:00:00

Verso la demolizione del ponte sul fiume San Bartolomeo

 «E' stato autorizzato dalla Regione lo spostamento di 25 tetrapodi da anni adagiati nel terreno circostante il fiume San Bartolomeo che consentirà di procedere con la demolizione del ponte crollato.

A seguito di sopralluogo con i tecnici dell’Anas e dell’assessorato regionale alle Infrastrutture si è stabilito come procedere -spiega il sindaco Nicolò Rizzo-. Dopo le ultime autorizzazioni di alcuni privati che hanno terreni nell’area di cantiere, si potrà procedere con la demolizione del ponte già autorizzata all’Anas dall’autorità di bacino per l’accesso all’alveo e nulla osta idraulico. Lo spostamento consente di allestire il cantiere e procedere con la demolizione nei prossimi giorni. Ringrazio la Regione e tutti gli enti per la collaborazione e la disponibilità ad operare ripristinando una necessaria arteria di congiunzione prima dell’estate nell’interesse del territorio».

 

Lo afferma il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo poiché si sono svolti più incontri per stabilire come procedere per la demolizione e la realizzazione di un attraversamento provvisorio del ponte sul fiume san Bartolomeo, nonché per il successivo progetto definitivo di costruzione di un nuovo ponte.

 

La prima campata sulla ex statale 187 del ponte San Bartolomeo, sull’omonimo fiume, al confine tra Castellammare del Golfo ed Alcamo, è crollata nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2021 dopo giornate di incessanti piogge e continue piene del fiume.

 

La Regione siciliana ha stanziato 1,2 milioni di euro che si sommano al finanziamento di 800 mila euro da parte dell'Anas per la demolizione e la realizzazione di un attraversamento provvisorio.

 

«Prima del sopralluogo, nel corso di un incontro in Soprintendenza a Trapani, con i progettisti Anas è emersa l’idea progettuale per un ponte definitivo a due campate, con una più grande evitando il posizionamento della pila in alveo. Rispetto a questa idea progettuale ci saranno altri incontri con gli enti. Il problema urgente da superare era principalmente quello dello spostamento dei massi prefabbricati di calcestruzzo -spiega il sindaco Nicolò Rizzo-. Lo abbiamo subito chiesto e lo spostamento è stato autorizzato già da qualche tempo. Rimaneva da stabilire come procedere. Il trasferimento consente di allestire il cantiere e avviare la demolizione che avverrà a giorni».

 

Gli accropodi sono massi prefabbricati di calcestruzzo per costruzioni marittime che la Regione, ente gestore dei lavori di messa in sicurezza del porto, ha posizionato anni fa nei pressi del ponte in attesa della ripresa dei lavori. Adesso saranno utilizzati per il completamento della messa in sicurezza del proto di Castellammare, finanziata dalla Regione con 8,8 milioni di euro ed in gara fissata il 14 marzo.

 

Il ponte da demolire ha una lunghezza totale pari a circa 116 m ed è costituito da 3 campate, con 2 spalle e 2 pile, in parte in alveo. L’autorità di bacino ha indicato che “al fine di ottenere un risultato che risponda alle esigenze di rispetto dell’ambiente circostante e di velocità di esecuzione è stato progettato un intervento per successive fasi che porti alla demolizione controllata della struttura senza alcun rilascio di materiale all’interno del greto del fiume”.