L'offensiva russa in Ucraina non si ferma, anzi la campagna aerea si è intensificata. L'avanzata prosegue a sud verso Odessa, in un'area nevralgica delle operazioni sulla linea del Donbass e della Crimea. Le città bombardate e assediate sono allo stremo. Kiev è accerchiata, anche se il lunghissimo convoglio delle forze di Mosca si è fermato a 25 chilometri dalla capitale. Rimane aperto lo spiraglio negoziale: il terzo incontro tra le due delegazioni dovrebbe svolgersi in questo fine settimana.
"I russi si avvicinano alla seconda più grande centrale nucleare" - Le forze russe si stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell'Ucraina dopo quella di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato l'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, che non ha nominato l'impianto. "Sono a 20 miglia", le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l'organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia, è quello di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale.
Cinque persone sono rimaste uccise, di cui tre bambini, in un bombardamento avvenuto nel pomeriggio sul villaggio di Markhalivka, nella regione di Kiev. Ne dà notizia il Servizio statale per le emergenze ucraino, aggiungendo che una donna potrebbe essere ancora sotto le macerie. Secondo il Servizio, citato dalla Interfax Ucraina, otto case private hanno preso fuoco a causa del bombardamento. Due bambini sono stati estratti vivi da sotto le macerie.
Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di "terrore nucleare". L'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare (Aiea) afferma che "nessun reattore è stato colpito e non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente". Cominciano a circolare sui social media video di piccoli danneggiamenti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, a seguito dei bombardamenti e degli scontri della scorsa notte, dopo i quali le forze di Mosca hanno preso il controllo dell'impianto. Le immagini, sulla cui autenticità non ci sono al momento conferme ufficiali, mostrano in particolare alcuni fori che sembrano causati da proiettili d'artiglieria in una parte della struttura vicina al reattore numero 2.
Zelensky: "Non sono fuggito, sono a Kiev" - "Ogni due giorni dicono che sono scappato dall'Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l'annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. "Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando", aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c'è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.
Un protocollo europeo per la protezione dei minori - I bambini pagano un prezzo altissimo nelle guerre, a Parigi la prima riunione del tavolo per la protezione dei minori in fuga dall'Ucraina.
La guerra prosegue su vari fronti - Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Prosegue l'offensiva delle forze russe nel sud dell'Ucraina: le truppe di Mosca sono entrate oggi per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson e Odessa. Ieri a Kharkiv le autorità locali hanno contato più di 2.000 morti, fra i quali oltre 100 bambini. Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. L'avanzata russa in terra ucraina porta con sé una scia di sangue e violenza. I territori occupati diventano la terra di mezzo, dove a comandare sono soprusi e abusi nei confronti di una popolazione che sta abbandonando, ogni giorno di più, il proprio Paese. Di ora in ora si inseguono le testimonianze di donne che denunciano di essere state stuprate dai militari russi, così come i racconti di chi ha visto i propri familiari o i propri amici essere portati via dall'esercito di Putin, sequestrati e rinchiusi chissà dove. E' lo stesso ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a parlare degli abusi in diretta televisiva. "Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi - le sue parole al canale televisivo N1 -, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraine, è chiaramente difficile parlare dell'efficacia della legge internazionale". Vitaliy Kim, capo dell'amministrazione regionale della città di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, ha affermato che c'è una situazione di stallo tra le truppe ucraine e russe in giro per la città. Lo scrive la Cnn, "Non spariamo più. Non sparano", ha detto sul suo account Telegram. Kim ha aggiunto che i russi avevano lasciato l'aeroporto militare ma erano ancora "vicino alla città". "Non posso definirla una vittoria, perché il nemico non è stato messo fuori combattimento, si sono ritirati", ha proseguito. Ore prima Kim aveva detto che le forze russe erano state cacciate dalla città. "Li abbiamo cacciati', ma i combattimenti continuano", aveva detto, "Ma ora sono in periferia. Li abbiamo cacciati dalla città".
Vladimir Putin ha intanto informato il cancelliere Olaf Scholz che il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe svolgersi nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo. Il terzo round dei colloqui, annunciato per l'inizio della prossima settimana, potrebbe in effetti essere anticipato a domani o dopodomani, ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass. Putin ha detto nel colloquio Scholz che un'intesa con Kiev è possibile solo "se tutte le richieste russe" saranno soddisfatte. "Spero che Kiev sia ragionevole", ha aggiunto, avvertendo chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di "non esacerbare la situazione" imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. "Restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall'invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Von der Leyen rimarca che "la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell'efficace risposta" alla Russia. L'Unione europea sta valutando di "aumentare il numero di banche russe da escludere dal sistema Swift". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri straordinario a Bruxelles. "Le sanzioni non devono provocare un cambio di regime in Russia. Lo scopo è indebolire l'economia russa", ha sottolineato Borrell.
No alla no-fly zone della Nato - "Oggi si è presa una decisione importante, non si istituirà la no-fly zone della Nato". Lo ha ricordato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tg2 Post, sottolineando che attivare la no-fly zone come richiesto dall'Ucraina "significherebbe portare in guerra i paesi alleati, inclusa l'Italia e questo non ce lo possiamo permettere, perché si rischia una guerra mondiale". Di Maio ha comunque assicurato che "daremo tutto il supporto che serve all'Ucraina per difendersi".
Contro la guerra gli appelli dei presidenti di Senato e Camera che hanno preso parte, in video conferenza, ad una riunione straordinaria dei presidenti di Parlamento dell'Unione Europea:
L'Italia sequestra lo yacht dell'uomo più ricco di Russia - E’ l’oligarca Alexei Mordashov - considerato da Forbes l’uomo più ricco di Russia - il primo a pagare il prezzo delle sanzioni anti Mosca che l’Italia ha adottato di concerto con tutti gli altri Paesi della Ue. In serata la Guardia di Finanza ha sequestrato lo yacht del magnate, un’imbarcazione del valore di 65 milioni di euro, che si trovava ormeggiata nel porto di Imperia. Sempre le Fiamme Gialle hanno posto i sigilli a una villa del valore di 3 milioni di euro in provincia di Lucca (in particolare a Capannori) di proprietà di un altro personaggio finito sulla «black list» delle sanzioni, Oleg Savchenko. Nel primo caso a farne le spese è stato Alexei Mordashov, al quale la rivista Forbes assegna un patrimonio di 29 miliardi di dollari. Da questa sera non può più disporre del suo yacht superlusso «Lady M»: in serata una motovedetta della Finanza si è accostata al colosso del mare nel porto di Imperia notificando il provvedimento. Mordashov è attivo in particolare nel settore finanziario e la sua banca, la Rossiya, è tra le 7 che verranno scollegate dal sistema di intermediazione Swift. È inoltre amministratore delegato del colosso della siderurgia Severstal. In Italia aveva investito sull’acciaieria di Piombino. ex Lucchini.
La Sicilia pronta all'accoglienza dei profughi. Musumeci: «Pronti a fare la nostra parte» - Si mette in moto la macchina organizzativa dell'accoglienza predisposta dalla Regione Siciliana per i profughi dell'Ucraina. Lo rende noto il presidente della Regione Nello Musumeci, in seguito all'ordinanza di Protezione civile nazionale che delega le Regioni a mettere in campo le azioni di accoglienza e assistenza a favore dei cittadini in fuga dall'Ucraina.
«Alcune ore fa - ha detto il presidente Musumeci - il capo della Protezione civile Curcio ha firmato l'ordinanza che impegna il presidente della Regione quale responsabile della organizzazione per l'accoglienza dei profughi. Lavorerò d'intesa con i nove prefetti, con gli enti locali e con tutte le istituzioni che vorranno adoperarsi in questo senso. Abbiamo già dato disponibilità alla Croce Rossa per fare arrivare farmaci in Ucraina, mentre mettiamo a disposizione in Sicilia un certo numero di posti letto nelle strutture sanitarie, destinati soprattutto ai bambini. Siamo pronti a questo ulteriore gesto di generosità, in una terra che è stata sempre culla di accoglienza. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, nella speranza che questa assurda guerra possa presto concludersi con il buon lavoro della diplomazia».
TRAPANI - Straordinario riscontro per le donazioni dei trapanesi a supporto degli amici ucraini. Nella giornata di ieri, attorno alle 14:00, è partito il primo carico di merce diretta prima a Verona e poi, per tramite della Polonia, fino in Ucraina. Otto pedane cariche di viveri di prima necessità, scatolame, pannolini, medicinali, indumenti ed ogni bene utile raggiungerà al più presto la destinazione finale anche grazie all'interesse e supporto del Consolato Ucraino. L'associazione “Ucraina Mediterranea” con la presidente Olga Mulyak ed il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, ancora una volta, ringraziano i trapanesi per il supporto fornito e ricordano che è sempre possibile recarsi presso il Comando di Polizia Locale in via Salvatore Calvino dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì.
MARSALA - Per fare fronte all’emergenza umanitaria che si sta consumando in Ucraina proprio in questi giorni, il Comune di Marsala mette a disposizione di tutte le realtà del territorio i locali presso il Comando di Polizia Municipale di via Ernesto del Giudice. Qui potranno confluire le offerte di generi di prima necessità in soccorso del popolo ucraino. Al momento, il “Centro Raccolta” sarà aperto domani - Sabato 5 - e Domenica 6 Marzo; successivamente, ogni Lunedì, Mercoledì e Venerdì, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 15 alle 17. Le giornate di raccolta potranno essere ampliate in seguito all'adesione all'iniziativa di ulteriori associazioni.
MAZARA - Il Comune di Mazara del Vallo patrocina l’organizzazione e la realizzazione del progetto denominato: “SOS Ucraina- donazioni umanitarie a favore della popolazione ucraina” a cura di Fedelambiente Odv, organizzazione nazionale di volontariato. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Ucraina Mediterranea. Ha lo scopo di raccogliere beni di prima necessità e libere offerte in denaro per far fronte a spese di imballaggio e di spedizione dello stesso materiale in Ucraina nonché acquisto di beni di prima necessità. La raccolta dei beni materiali avverrà fino all’11 marzo dal lunedì al venerdì’ dalle ore 16 alle ore 20 presso la sede operativa dell’associazione Fedelambiente presso l’ex mercato ittico all’ingrosso di piazzetta dello Scalo.
Per le donazioni in denaro utilizzare le seguenti coordinate:
Nome: Organizzazione Nazionale Fedelambiente OdV, IBAN: IT16R0895225900000000162336, Causale: “SOS UCRAINA”.
ALCAMO - L’amministrazione Surdi sostiene la manifestazione che il gruppo Amnesty Italia 300 Alcamo organizza domenica 6 marzo alle ore 19:00, attraverso una mobilitazione per supportare e diffondere la richiesta di pace per l’Ucraina, dopo l’invasione da parte dell’esercito russo nel territorio ucraino. E’ prevista l’illuminazione del Castello dei Conti di Modica con i colori della bandiera ucraina, blu e giallo, e un raduno in Piazza Castello per un flashmob simbolico; le associazioni, i cittadini, i ragazzi sono invitati a partecipare.
“Insieme ad Amnesty International ribadiamo la richiesta della protezione dei civili ed il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Gli attacchi indiscriminati e l’uso di armi esplosive nelle zone popolate sono da condannare senza se e ma. La violenza e la guerra non sono mai la soluzione!”, le parole del sindaco Surdi.