Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/03/2022 16:00:00

Sicilia, donna morta dopo il parto assieme al neonato. A processo tre medici

Tre medici sono accusati della morte di Candida Giammona, 40 anni, la donna morta il 30 gennaio del 2021 dopo un travagliato parto alla clinica Candela di Palermo.  Adesso i medici andranno a processo, la prima udienza è fissata al 3 giugno.

Lo ha stabilito il Gup Lorenzo Iannelli al termine dell’udienza preliminare. Lo scorso 2 agosto il pm aveva chiuso le indagini per Laura Carlino, 58 anni, specialista in Ostetricia e ginecologia, Salvatore Bevilacqua, di 60, e Maria Genova, di 33. Contro l’archiviazione del chirurgo Giovanni Spinnato, difeso dall’avvocato Gianfranco Viola, si è invece espressa la parte civile dei familiari della donna, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Incardona.

Secondo la Procura tre medici hanno provocato la morte della donna in quanto «dopo averla operata con un taglio cesareo d’urgenza ed estratto il neonato nonostante le circostanze del caso concreto, quali la duplice rottura della parete posteriore dell’utero... non effettuavano l’intervento salvavita» che sarebbe consistito nell’asportazione dell’utero. Per la dottoressa Carlino, invece, che «... aveva avuto in cura la donna», anche l’accusa di aver «cagionato la morte del neonato per colpa generica, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione delle linee guida e delle buone pratiche mediche-ginecologiche».