In Russia continua continuano le manifestazioni di protesta contro la guerra. A Mosca, San Pietroburgo, ma anche Vladivostok e la città siberiana di Irkutsk: sono solo alcune delle città russe in cuI si sono svolte manifestazioni.
La repressione delle autorità non si è fatta attendere: il ministero degli Interni riferisce di aver arrestato 3.500 persone ieri perché coinvolte in proteste non autorizzate. I cittadini fermati sono stati portati nei commissariati di polizia, dove — fa sapere il dicastero — «si sta decidendo se assicurarli alla giustizia» o meno. Secondo il portale specializzato in diritti umani Ovd-Info, gli arresti odierni sarebbero più corposi: almeno 4.450, in 56 città diverse. Secondo questo conteggio, solo a Mosca e San Pietroburgo i fermi sono stati rispettivamente 2.035 e 1.150. Da quando Mosca ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio, sarebbero, sempre secondo Ovd-Info, quasi 11 mila le persone detenute durante le proteste contro la guerra in tutta la Russia. Fermati anche i celebri attivisti Oleg Orlov, 68 anni, e Svetlana Gannushkina, 80 anni.
A Mosca secondo le autorità locali hanno manifestato in 2.500, gli arresti sono stati 1.700. A San Pietroburgo, città natale di Vladimir Putin, sarebbero scese in piazza 1.500 persone: 750 sono state fermate. Il ministero dell’Interno riferisce che nel resto del Paese hanno manifestato altre 1.200 persone. In totale, sempre secondo il ministero dell'Interno russo, i manifestanti scesi in piazza oggi, in tutta la Russia, sarebbero dunque circa 5.200: un numero che è però impossibile verificare.