La Protezione Civile ha chiesto alla Regione Siciliana di predisporre i reparti di pediatria e terapia intensiva neonatale ma anche quelli oncologia e terapia intensiva ordinaria per l'assistenza dei profughi ucraini. La previsione è che arriveranno soprattutto tante donne in attesa o già con figli. La conferma arriva dai confini di Moldavia e Polonia, da dove stanno partendo coloro che lasciano l'Ucraina. Sono soprattutto donne con bambini, gli uomini rimangono perché chiamati a difendere il Paese. Dalla Regione c'è stata la conferma della disponibilità, Musumeci ha dato conferma ai prefetti, ma sarà Roma a gestire l'assegnazione dei posti letto.
L'assessore alla Salute Razza conferma che verranno caricati sulla piattaforma di giorno in giorno le disponibilità dei nuovi posti e poi il governo smisterà qui o altrove i profughi che hanno necessità di assistenza sanitaria. Per quel che riguarda la situazione Covid legata all'arrivo dei profughi ucraini, è stato predisposto un piano dalla Protezione Civile. Fino al 31 di marzo coloro che arrivano dall'Ucraina dovranno sottoporsi ad un tampone entro 48 ore e trascorrere cinque giorni in autosorveglianza con obbligo di mascherina FFP2. Entro cinque giorni dall'arrivo dovranno effettuare il vaccino anticovid e il vaccino per prevenire difterite, tetano, pertosse e nel periodo successivo anche il vaccino anti morbillo, parotite e rosolia.