E’ passata sottotono la notizia della definitiva condanna di Maria Concetta Martorana, ex direttore sanitario dell’ospedale Villa Sofia, e attuale direttore dell’Ospedale “Sant’Antonio” di Trapani (in passato, anche n.1 all’ospedale di Marsala), coinvolta nell’inchiesta che è costata il processo a Matteo Tutino, ex primario di Chirurgia plastica e medico personale dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta. Per la Martorana la pena è stata ridotta a nove mesi e dieci giorni, con il beneficio della sospensione condizionale.
Il reato di favoreggiamento personale è stato riqualificato in omessa denuncia ed è stato dichiarato prescritto. Per l’imputata ha retto solo la vicenda dei falsi (il ricorso della difesa è stato dichiarato inammissibile) legati ad un intervento chirurgico del luglio 2013.
In primo grado, nel 2018, il gup di Palermo Guglielmo Nicastro condannò la Martorana a un anno e quattro mesi di reclusione. La vicenda ruota attorno alla presenza in sala operatoria con Tutino, nel luglio 2013, di "tale dottor Ochoa in veste di "observer", cioè di osservatore. Secondo i testimoni, il medico - amico di Tutino e di fama internazionale - avrebbe preso parte all'intervento senza alcuna autorizzazione".