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26/03/2022 15:30:00

Sicilia, percepiscono illecitamente il reddito di cittadinanza. 24 denunciati

Sono 24 le persone denunciate dalla guardia di Finanza di Partinico per aver percepito indebitamente il reddito di cittadanza.

In Particolare di tratta di dieci stranieri che hano dichiarato essere residenti in Italia da oltre dieci anni, altri 9 non hanno dichiarato di essere detenuti, tre sono stati sorpresi a lavoro in nero, una persona non ha comunicato la posizione lavorativa dei un proprio familiare e un altro non ha comunicato il proprio patrimonio immobiliare. 

Per tutti è scattata la denuncia ed è stata attivata la procedura di recupero delle somme sottratte allo stato di circa 160 mila euro. Di seguito il comunicato delle Fiamme Gialle.  

Nei giorni scorsi i militari della Compagnia di Partinico, in esito ad attività di intelligence economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’INPS, hanno individuato tra Palermo, Partinico, Balestrate, Borgetto, Cinisi, Monreale, San Giuseppe Jato e Trappeto, 24 soggetti che avrebbero illecitamente beneficiato del Reddito di Cittadinanza.

I soggetti controllati avrebbero omesso di comunicare dati e informazioni risultanti ostative per la concessione del beneficio.

Ulteriori 3 sono stati sorpresi, durante gli ordinari controlli a contrasto del sommerso da lavoro, a svolgere attività lavorativa in maniera irregolare, senza aver provveduto a comunicare all’INPS la propria posizione occupazionale e, di conseguenza, il maggior reddito da lavoro percepito dato necessario per la rideterminazione, al ribasso, del beneficio richiesto.

Per lo stesso motivo 1 soggetto è stato segnalato per aver omesso di comunicare all’INPS la variazione occupazionale di un componente il proprio stato di famiglia (sorpreso dagli stessi militari a prestare la propria attività lavorativa “in nero”) e quindi il maggior reddito complessivo da considerare ai fini della concessione del beneficio.
Infine un altro soggetto nell’istanza di concessione del beneficio avrebbe omesso di comunicare informazioni relative al maggior patrimonio immobiliare posseduto, il cui valore, ai fini IMU, superava la soglia di €. 30.000 prevista dalla normativa.

Tenuto conto che tali circostanze costituiscono cause ostative alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a segnalare i soggetti alla Procura della Repubblica di Palermo per la violazione prevista dall’art. 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente a comunicare gli indebiti percettori agli uffici I.N.P.S. competenti  territorialmente per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, pari, complessivamente, a oltre € 160 mila.

L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.