“Non c’è indeterminatezza” nel decreto di rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Mazara Nicolò Cristaldi, mandato a processo per abuso d’ufficio. Lo ha stabilito il Tribunale di Marsala, che ha respinto l’eccezione difensiva sollevata dall’avvocato Alessio Muscolino. Il legale aveva contestato la presunta “indeterminatezza” del decreto del gup, sostenendo che questo “non indica le disposizioni di legge in concreto violate”.
Per il Tribunale, però, non è così. Il processo, quindi, proseguirà. Il 22 giugno si comincerà ad ascoltare i testi dell’accusa. A Cristaldi si contesta di non aver dato mandato all’ufficio legale del Comune di costituirsi contro nella causa civile intentata, davanti il Tribunale civile di Marsala, da Epifanio Giglio, avvocato dello stesso Comune, titolare della “posizione di alta professionalità”. Causa che ha visto il Comune condannato a pagare al dipendente 5.018 euro. Omettendosi di costituirsi in giudizio, secondo l’accusa, nel 2015, Cristaldi avrebbe procurato al Giglio un “ingiusto vantaggio”.
La somma era relativa a liquidazione di interessi legali, rimborso tassa annuale per l’iscrizione all’Ordine degli avvocati e spese di lite (in totale: 2.891 euro) e per liquidazione stipendi 2014, Cpdel e Inadel a carico ente, nonché Irap (in questo caso totale: 2.126 euro). Cristaldi non avrebbe, inoltre, firmato l’atto d’appello predisposto d’iniziativa dal responsabile dell’ufficio legale del Comune e soltanto dopo 29 giorni dopo la notifica della sentenza che condannava il Comune a pagare si rivolgeva ad un legale esterno, ma
ormai era troppo tardi.