“Alla vigilia delle elezioni la giunta Musumeci dà il via alla rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali piegando l’amministrazione regionale ad una gestione precarizzata e ridotta ad inaccettabili logiche di appartenenza.
In questo modo si vuole ridurre l’amministrazione ad un grande mercato elettorale”. Lo dice Antonello Cracolici parlamentare regionale del PD, primo firmatario di un’interrogazione sulla recente delibera di giunta che affida al dipartimento per la Funzione pubblica la rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali e prevedendo di effettuare le rispettive “pesature”, cioè la quantificazione della retribuzione di posizione e di risultato dei Dirigenti di servizio (retribuzione determinata in base alle funzioni e responsabilità connesse) solo in un secondo momento.
“La giunta ha stabilito un criterio scandaloso – aggiunge Cracolici – infatti mentre i bandi per la presentazione delle domande per gli incarichi di Dirigente di servizio saranno pubblicati dal 1 al 7 aprile, la ‘pesatura’ delle rispettive retribuzioni verrà effettuata solo dopo. In pratica prima si scelgono i nuovi Dirigenti di servizio, e poi si decide quanto verranno pagati: è un po’ come fare una gara d’appalto e dire ‘prima vediamo quale ditta si aggiudica i lavori, e poi decido quanto la pago’. Questa logica è inaccettabile, specialmente se si considera che mancano sei mesi alle elezioni regionali”.
Nell’interrogazione, firmata oltre che da Cracolici anche dagli altri componenti del gruppo del Partito Democratico, si chiede all’assessore alle Autonomie locali ed al presidente della Regione di ritirare la disposizione relativa alla pubblicazione dei bandi o quantomeno di sospenderla.
“Con Sicilia Natura tutelato il sistema delle aree naturali protette, ddl approvato in commissione Ambiente”
“Viene tutelato il sistema delle aree naturali protette in Sicilia, compreso il personale, con un risparmio per le casse della Regione e maggiore efficienza sul piano operativo. Insomma, un bel traguardo per il settore, anche dal punto di vista politico, considerato che si tratta di una sintesi tra più proposte, sulla scia di un nostro ddl presentato nel 2018”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, Stefania Campo, Stefano Zito, dopo che la commissione IV, Ambiente e territorio, cui appartengono, ha approvato il disegno di legge sulla riforma delle riserve naturali.
“La Sicilia vanta una percentuale di territorio tutelato tra le più alte d'italia - aggiunge Giampiero Trizzino - segno tangibile del patrimonio naturalistico e della variegata biodiversità che custodisce. I Parchi e le riserve naturali, insieme alle aree della Rete Natura 2000 e tutti gli altri modelli di tutela, sono uno strumento indispensabile per custodire e valorizzare questa ricchezza. Con questo disegno di legge offriamo alla Sicilia l'opportunità di dotarsi di un modello di gestione nuovo, più economico per le casse della Regione e al contempo più incisivo in termini di operatività. Si costituirà un ente denominato ‘Sicilia Natura’, sottoposto al controllo dell’assessorato regionale dell’Ambiente, dove confluirà il personale che già lavorava nel settore: questo permetterà tra l’altro di aumentare la performance e in particolar modo aiuterà l’attività di programmazione e progettazione per intercettare anche fondi extra-regionali. Ritengo vada fatto un plauso all’intera commissione Ambiente, che ha approvato all’unanimità una legge così importante, al di là delle appartenenze politiche”, conclude il deputato 5 Stelle.