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07/04/2022 07:11:00

Corruzione alle Egadi, ecco le richieste di rinvio a giudizio 

Diciotto richieste di rinvio a giudizio e un “non luogo a procedere”. Sono state queste le richieste del pm nell’udienza davanti al gup di Trapani Roberta Nodari relativa al procedimento penale scaturito dall’operazione della guardia finanza “Aegades”.

L’indagine, il 17 luglio 2020, sfociò negli arresti domiciliari per l’ex sindaco di Favignana-Isole Egadi, Giuseppe Pagoto, per l’allora comandante della polizia municipale, Filippo Oliveri, per l’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. “Truccati” anche gli accertamenti sulla salubrità dell’acqua.

Il rinvio a giudizio non è stato invocato dal pm soltanto per l’ex sindaco Gaspare Ernandez, che secondo l’iniziale accusa aveva ottenuto, con minacce rivolte al sindaco Pagoto, l’elezione della figlia a presidente della commissione consiliare di controllo sull’area marina protetta. Tra i 18 per i quali si chiede il processo c’è anche l’ex direttore dell'Area marina protetta delle Egadi, Stefano Donati. Anche lui, per gli inquirenti, avrebbe stretto un accordo “corruttivo” con il sindaco Pagoto in cambio di denaro. Donati avrebbe ottenuto rimborsi spese per 15 mila euro, indennità aggiuntive per 10 mila, stipendio maggiorato di 1200 euro, 20 mila di indennità ad personam e poi un’altra indennità per circa 30 mila euro. Tra le indennità, anche 3400 euro per il progetto osservatorio della Foca Monaca. Donati in cambio avrebbe favorito cooperative indicate dal sindaco (“Galea” e “Coris”) per gestire alcuni servizi. Il processo è stato chiesto anche per l’ex assessore Giovanni Sammartano, nonché per Giovanni Febbraio, dipendente comunale, Gaetano Surano, dipendente Eas, Alessandro Agate, Giuseppe Alcamo, Pasquale Baiata, Francesco Campo, Libero Giuseppe Carbone, Giuseppe Giacalone, Francesco Lombardo, Giuseppe Noto, Giovanna Sercia, Nicolò Ponzè, Stefania Ponzè e Salvatore Campagna. I due Ponzè hanno chiesto il patteggiamento. Altri tre, invece, l’abbreviato.

Il 3 e il 17 maggio sarà il turno degli avvocati difensori: Michele Cavarretta, Stefano Genco, Maria Laura Marchingiglio, Vito Galluffo, Salvatore Galluffo, Salvatore Longo, Riccardo Di Bella, Stefano e Andrea Pellegrino, Vito Daniele Cimiotta, Luca Benedetto Inzerillo, Laura Carbone, Giuseppe Lombardo, Gianni Caracci, Giovan Battista Greco, Alberto Spanò, Antonella Cangemi e Giovanni Burgarella.