I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani, coadiuvati da personale della Stazione di Vita, hanno arrestato il pregiudicato Girolamo Scandariato, cl.68.
L’arresto è stato eseguito in forza di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, con cui l’uomo è stato condannato ad espiare la pena residua di 9 anni, 11 mesi e 29 giorni di reclusione per le ipotesi di reato di associazione di tipo mafioso, estorsione e rapina in concorso.
Il provvedimento trae origine nell’ambito dell’operazione “Pionica”, eseguita il 13 marzo 2018 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani e del Raggruppamento Operativo Speciale, nonché da personale della DIA.
In quella circostanza, Scandariato era stato arrestato dai Carabinieri in quanto destinatario di una ordinanza di misura cautelare in carcere insieme ad altre 11 persone considerate esponenti e gregari delle famiglie mafiose di Vita e Salemi.
In particolare, secondo quanto emerso nel corso dell’azione investigativa condotta dai militari dell’Arma, lo stesso avrebbe messo a disposizione della consorteria mafiosa le proprie competenze e l'attrezzatura necessaria per effettuare un’estesa attività di bonifica di autovetture e locali, mantenuto un costante collegamento con gli altri associati attraverso il continuo scambio di comunicazioni, partecipato ad incontri finalizzati a trattare questioni di interesse dell'associazione mafiosa, tra cui le richieste estorsive. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.