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16/04/2022 06:00:00

  Perchè anche con tre dosi il Covid colpisce ancora

Perchè con tre dosi il Covid colpisce ancora? Perchè nonostante la stragrande maggioranza delle persone sia immunizzata il virus continua a circolare?


Sono domande frequenti che ci si fa dopo settimane in cui molte persone, anche con tre dosi, vengono contagiate. Omicron e le sue sottovarianti rappresentano la totalità delle infezioni in questo momento. Febbre alta, spossatezza, mal di gola, sono i sintomi più frequenti per chi contrae il Covid.


Alcune risposte. Il recente report dell’Istituto Superiore di Sanità ci dice che il ciclo completo di vaccinazione, le tre dosi, ha un’efficacia del 66% nei confronti del contagio e del 91% riguardo alla malattia severa. I dati dimostrano anche che chi non è vaccinato rischia 12 volte di più di morire di Covid19 rispetto a un vaccinato con tre dosi. Numeri alla mano, insomma, i vaccini, sebbene in una minoranza di casi non impediscano il contagio, continuano a fare il loro lavoro. E questo nonostante Omicron abbia messo i vaccini a dura prova a causa dell’altissima trasmissibilità. Omicron ha ridotto l’efficacia dei vaccini nell’evitare i contagi ma sta anche causando un aumento delle reinfezioni, anche chi ha avuto il Covid di recente si contagia nuovamente.

Ma la scienza si muove e gli studi seguono questo progresso. Uno degli ultimi studi pubblicati a fine marzo ci dice che aver avuto il Covid19 protegge con un’efficacia intorno al 90% dalle varianti precedenti e del 56% contro omicron. Insomma Omicron colpisce anche chi ha avuto il Covid, soprattutto quelle persone che sono guarite da più di sette mesi. “Le reinfezioni - dice l’immunologa Antonella Viola - sono sempre più frequenti e dimostrano che l’immunità contro questo Coronavirus è una sfida, non solo per i vaccini ma anche per il nostro sistema immunitario. Le ragioni sono diverse. E’ un virus che muta e che rende gli anticorpi generati dalla vaccinazione o da un’infezione precedente sempre meno adatti a bloccarlo”. Cosa succede invece in chi non è vaccinato ma ha già avuto il Covid? Quanto può essere grave la seconda infezione? Continua l’immunologa: “Sebbene tutto ci induca a pensare che il primo contatto con il virus stimoli una risposta immunitaria protettiva dall a malattia, la gravità con cui si presenta una seconda infezione dipende dal tipo di variante, dal tempo trascorso dalla prima infezione e dalla condizione di salute del soggetto”. Omicron si trasmette molto velocemente. “E’sempre più evidente che col passare del tempo dalle prime ondate il numero di persone infettabili aumenta. Da qui, aggiunge Viola, la necessità di continuare ad utilizzare la mascherina ffp2, che non è vero che non servono a nulla contro omicron,.

Dati siciliani
Sono 3.705 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 26.024 tamponi processati in Sicilia.

Ieri i nuovi positivi erano 3.747.
Il tasso di positività sale al 14,2% mentre ieri era al 13%. L'isola è oggi all'ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 135.235 con un decremento di 5.152 casi. I guariti sono 9.582 mentre le vittime sono 16 portano il totale dei decessi a 10.344. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1.007, 20 in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 56, 3 in più rispetto a ieri. A livello provinciale si registrano a Palermo 1.081 casi, Catania 838, Messina 817, Siracusa 471, Trapani 372, Ragusa 265, Caltanissetta 171, Agrigento 353, Enna 78.

 

 

Situazione trapanese
Sono 6977 i positivi al Covid 19 in provincia di Trapani secondo quanto comunica l'Asp nel bollettino del 15 aprile. Il giorno prima erano 6801.
Si registrano due nuovi decessi, sale così a 626 il conto delle persone morte da inizio pandemia. Nell'ultimo bollettino si registrano 305 negativizzati: da inizio pandemia i guariti sono 84.184. Stabile la situazione in terapia intensiva, c'è una persona ricoverata, 13 sono i pazienti in semi intensiva, 70 quelli in degenza ordinaria (+2), 15 i pazienti in Rsa e Covid Hotel.
Questi i dati per comune: Alcamo 832, Buseto Palizzolo 48, Calatafimi Segesta 113, Campobello di Mazara 224, Castellammare del Golfo 335, Castelvetrano 341, Custonaci 85, Erice 395, Favignana 69, Gibellina 31, Marsala 1.663 (-4 ieri erano 1.667), Mazara del Vallo 531, Misiliscemi 0, Paceco 206, Pantelleria 238, Partanna 123, Petrosino 114, Poggioreale 14, Salaparuta 10, Salemi 96, San Vito Lo Capo 78, Santa Ninfa 49, Trapani 1.095, Valderice 275, Vita 12.

Virus in Italia
Sono 61.555 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 64.951.
Le vittime sono invece 133, in calo rispetto alle 149 di ieri. Sono 1.218.924 le persone attualmente positive al Covid, 8.738 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 15.595.302 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 161.469. I dimessi e i guariti sono 14.214.909, con un incremento di 70.895 rispetto a ieri. Sono 397.482 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 438.375. Il tasso di positività è al 15,5%, in aumento rispetto al 14,8% di ieri. Sono 419 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 1 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono 49. I ricoverati nei reparti ordinari tornano a scendere sotto quota 10mila: sono 9.980, ovvero 95 in meno rispetto a ieri.
Dodici Regioni superano questa settimana la soglia di allerta del 15% in relazione all'occupazione dei posti letto di malati Covid nei reparti di area medica: il valore più alto si registra in Umbria con il 40,5%. Seguono la Calabria con il 31,8% e la Sicilia con il 25%. Solo una Regione, la Sardegna, supera invece la soglia di allerta fissata al 10% per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: il tasso di occupazione è infatti pari all'11,3%. Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la tabella sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute
Scende intanto l'indice di trasmissibilità Rt questa settimana: è pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa. Scende anche l'incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti: da 776 a 717. Emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva per pazienti Covid scende questa settimana al 4,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) rispetto al 4,7% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 15,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) contro il 15,5% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile), Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute.
Una sola Regione, l'Abruzzo, questa settimana supera il valore di incidenza di 1000 casi di Covid-19 per 100mila abitanti rispetto al valore medio nazionale di 717: l'incidenza è infatti pari a 1014,6. Le incidenze più elevate, dopo l'Abruzzo, si registrano in Umbria (920,2) e Veneto (896,4). L'incidenza più bassa si rileva in Valle d'Aosta ed è pari a 469,8. Emerge, secondo quanto si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.