Comincia oggi a Caltanissetta il processo bis sul sistema Montante. Tra gli imputati c'è anche l'ex presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Tra politici, imprenditori ed investigatori, gli imputati sono tredici. Oltre a Crocetta c'è anche imputata l'ex assessore regionale Linda Vancheri. Tutti avrebbero fatto parte del "cerchio magico" dell'ex numero uno di Confindustria Sicilia.
Secondo gli inquirenti Antonello Montante, già sotto processo per corruzione, avrebbe gestito un giro di corruzioni e avrebbe inoltre “manovrato” l’ex governatore Crocetta, due assessori, burocrati e investigatori.
Crocetta, sempre secondo l’accusa, “nella sua qualità di presidente della Regione siciliana si è messo a disposizione di Antonello Montante” e che “sarebbe stato asservito agli interessi di quest’ultimo e dei soggetti a lui legati gli apparati dell’amministrazione regionale sottoposti, direttamente e indirettamente, ai suoi poteri di indirizzo e coordinamento”.
Per l’ex capo della Dia Arturo De Felice, l’accusa ritiene che mentre svolgeva il suo incarico “esercitava le sue prerogative istituzionali, sia investigative che direttive, in maniera tale da soddisfare gli interessi personali di Antonello Montante e di soggetti a lui collegati” e che avrebbe adottato “su esplicita sollecitazione iniziative pregiudizievoli nei confronti di soggetti invisi a quest’ultimo e favorendo invece quelli da lui ritenuti ‘vicini‘”. Giuseppe D’Agata, ex comandante provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta nonché ex capo centro della Dia di Palermo, “sin dal momento in cui rivestiva il ruolo di comandante provinciale forniva ad Antonello Montante informazioni riservate” ed è inoltre accusato anche di avere “bonificato immobili abitualmente frequentati da Montante“.
Nel procedimento, l'accusa contesta presunti finanziamenti illeciti che sarebbero stati erogati per sostenere la campagna elettorale dell’ex governatore Crocetta. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti.