La Sicilia rischia di perdere una bella cifra dei fondi del Pnrr. E non è una novità, purtroppo. Sull'Isola rischiano di non arrivare i 76 milioni di euro stanziati dall'Europa e destinati al finanziamento di interventi di restauro e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale.
Ebbene, la Sicilia non ha inviato abbastanza domande. Appena 123 domande , quando devono essere almeno 511 le richieste di progetti finanziabili. Il termine per presentare le domande era il 20 maggio, ma è stato in extremis prorogato al 15 giugno. E così è corsa contro il tempo per non perdere una delle più importanti fette del Pnrr per l'Isola. Possono farsi avanti singoli privati, società, fondazioni, associazioni, enti di culto proprietari di edifici rurali da recuperare a spese dell'UE. Dai mulini ai frantoi, alle masserie, a fienili e ricoveri, e poi stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni, sistemi di contenimento, terrazzamenti, fontane, ma anche chiese rurali, edicole votive, cappelle.
Ogni progetto è finanziabile con un contributo di 150 mila euro, che per l'80% è a fondo perduto. Grande opportunità, ma le domande arrivate fino a questo momento sono poche per portare ad almeno 511 i progetti ammessi.