Ci vogliono più di 3 milioni e mezzo di euro per rimettere a nuovo la piscina comunale di Marsala.
Altro che piccoli interventi di manutenzione. Dopo lo stop per Covid la piscina comunale di Marsala è da ristrutturare. Lo era già da prima in realtà, ma la chiusura per Covid ha portato all’osso gli impianti già bisognosi di manutenzione.
E così è stato approvato il progetto da 3.635.000 euro che prevede in particolare l'efficientamento energetico della struttura.
I lavori riguarderebbero il miglioramento e l’efficientamento energetico dell’edificio, con l’ottimizzazione dell’isolamento termico, dalla copertura, ai pannelli a parete agli infissi. L’ammodernamento e la riqualificazione degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, di illuminazione con la tecnologia Led. La realizzazione di un impianto di cogenerazione e la realizzazione di un impianto solare per l’acqua calda. La realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare sul tetto.
Il costo complessivo dell’opera è di oltre 3,6 milioni, dicevamo, di cui 2 milioni 554 mila euro per i lavori da mettere in gara.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo. Un progetto che era stato redatto inizialmente nel 2018, in una prima versione. Adesso è stato aggiornato, anche alla luce del nuovo prezzario regionale che inevitabilmente ha fatto aumentare i costi. I lavori sono previsti nel piano triennale delle opere pubbliche approvato in passato, ma con i vecchi costi. Ora bisognerebbe aggiornare il piano opere pubbliche. E trovare anche i soldi.
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Intanto la piscina è ancora chiusa e in pessime condizioni.
A settembre dello scorso anno è scaduto il contratto di gestione con la società Blue Water che è in debito con il comune di una cifra attorno ai trecentomila euro, per le utenze di luce e gas e per questo è iniziato un contenzioso tra amministrazione comunale e l’ex società di gestione. Il comune è entrato in possesso delle chiavi solo nel mese di novembre. A gennaio è stato affidato un incarico per verificare lo stato in cui si trova la piscina comunale per ciò che riguarda la vasca, l’impianto di filtrazione, circolazione e rivestimento interno della piscina. La struttura ha infissi mai riparati, infiltrazioni di acqua piovana, scarsa tenuta igienica dei locali, muri pieni di muffa.
Lo stop della piscina comunale comporta degli enormi disagi, non solo per gli sportivi che non possono usufruirne, ma anche per coloro che hanno necessità del nuoto per motivi di salute. A ciò si aggiunge il fatto che ci sono una quindicina di lavoratori, che hanno perso il proprio impiego. A novembre avevano incontrato l’ex assessore Michele Gandolfo al quale avevano manifestato l’intenzione di fare una proposta di gestione della piscina. Sulla situazione attuale della piscina comunale il vicesindaco Paolo Ruggieri aveva detto ad aprile che era in corso una verifica riguardo alla stima dei danni addebitabili all'ex gestore e che è stata attivata una escussione della fidejussione assicurativa per mancato pagamento delle forniture di gas, acqua e luce da parte dell'ex gestore. E sulla tempistica per la riapertura, il vicesindaco non ha saputo dare una data certa - sappiamo che sarà necessario fare diversi lavori di ripristino -. "Faremo il possibile per rendere quanto prima nuovamente fruibile la piscina, ma che i tempi, purtroppo, allo stato attuale non sono prevedibili", le sue parole un mese e mezzo fa. Infatti è tutto chiuso.