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08/06/2022 02:00:00

In un libro la storia di Marica Burgarella, prima donna ad aver imbottigliato l'olio Dop in Sicilia

Il suo regno è il Baglio Fontanasalsa, nel trapanese, ed è in questo edificio rurale del XVIII secolo con frantoio che Marica Burgarella ha scelto di imbottigliare il proprio olio extravergine, e non di vendere sfuso l'oro verde siciliano per valorizzare etichette altrui. 

In un libro ben illustrato le autrici - Maria Burgarella e Yuko Okuma - ripercorrono l'epopea di questa famiglia capace nei secoli di costruire nuovi ponti ed esperienze commerciali, dapprima col sale marino ad Aden, nello Yemen del Sud, e poi con l'olio di qualità. Un viaggio a ritroso nella Sicilia delle saline tra Trapani e Marsala, nelle tonnare, in particolare quella di Bonagia, e nell'imprenditoria trapanese di inizio Novecento.

E anche in un'era ancorata ai matrimoni combinati con le fanciulle benestanti avviate agli studi di Musica.

In questo contesto Marica Burgarella è nata a Trapani nel 1939, con una balia, Maria, che rimase al suo fianco fino al ventunesimo compleanno, fino a diventare "una sorella di latte". Durante la guerra la famiglia si trasferì nella villa storica di Valderice dove Marica bruciò i tempi della scuola, anticipando ogni prova di esame fino alla prima laurea in Scienza Politiche a nemmeno 21 anni, con studi che proseguirono a Roma nella facoltà di Medicina dove diventò pediatra. Nella Capitale Marica ha esercitato la professione medica e ha partorito nel 1969 la figlia Rosapia, per tutti Papik, e il secondogenito Manfredi. Una galleria fotografica svela momenti di viaggi ante litteram in Africa e Medio Oriente.

Intanto al Baglio Fontanasalsa il frantoio era sempre stato attivo, fin dal XVIII secolo. Prima della guerra funzionava con molazze in pietra a trazione animale. Nel 1951 l'acquisto di moderni macchinari, alimentati con un gruppo elettrogeno. Per trent'anni l'azienda agricola è stata portata avanti dalla mamma Aurelia, rimasta presto vedova. Negli anni Ottanta il passaggio generazionale nella gestione del Baglio, con la scelta di investire nel 1988 nel primo impianto di lavorazione a ciclo continuo e al contempo in un pozzo d'acqua.

Allora l'olio veniva venduto tutto all'ingrosso e l'extravergine siciliano era sconosciuto. Marica decide di creare una etichetta aziendale e una linea di bottiglie col proprio marchio. Un passo rivoluzionario per l'azienda ma per la stessa economia insulare che nel 1997 scommise sul talento di Marica inviandola al Foodex, la grande fiera primaverile di Tokyo. E poi una serie di successi internazionali e di primati, Marica Burgarella fu la prima donna imprenditrice agricola in Sicilia ad applicare il marchio Dop (denominazione di origine protetta) alle proprie produzioni, credendo sempre nelle monocultivar di territorio, dalla Biancolilla alla Cerasuola.

L'impianto in frantoio a ciclo continuo ora è avveniristico ma l'età suggerisce i ritmi più tranquilli della gestione dell'agriturismo al Baglio e della consapovelezza del ruolo di apripista e di ambasciatrice dell'olio come nettare di salute e benessere. Da ripercorrere anche sfogliando questo bel volume appena pubblicato da Yuko edizioni. (Ansa)