Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/06/2022 06:00:00

Il Pnrr e la costruzione delle nuove scuole in Sicilia

 Sono 14 le nuove scuole che saranno realizzate e finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Sicilia. Per la provincia di Trapani, l’unica città ammessa è stata Marsala con un finanziamento di cinque milioni di euro con i lavori all’ex Scuola elementare e materna “G. Cosentino” dove saranno realizzate 15 aule e uno spazio comune per la scuola d’infanzia (circa 300 alunni), un’Aula Magna, locali Mensa, aule Didattica di sostegno, Laboratorio informatico, linguistico e artistico, locali per personale e docenti.

I quattordici i comuni interessati in Sicilia - Bisogna dire che sulla somma di 5,2 miliardi di euro previsti dal Pnrr per la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre, per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico, in Sicilia è arrivata una fetta davvero esigua anche per le poche candidature arrivate. Per l’Isola sono stati finanziati 59 milioni e 562mila euro destinati alla demolizione e costruzione delle scuole “in situ”, oltre a Marsala nei comuni di: Palma di Montechiaro, Ribera, Comiso, Adrano, Siracusa, Capo d’Orlando, Santa Flavia, Favara, Motta Sant’Anastasia, Acireale, Aci Sant’Antonio, Taormina e Messina.

ANCE SICILIA - L’Isola rimane staccata rispetto alle altre e molto indietro sulla reale necessità d’interventi per l’edilizia scolastica. Sandro Cutrone presidente regionale dell’Ance, associazione nazionale costruttori edili: “La Sicilia è disseminata di edifici scolastici che risalgono agli anni 50 e che non consentono uno svolgimento ottimale e in sicurezza delle attività formative. A causa di difficoltà tecniche rischiavamo di perdere questa opportunità delle risorse del Pnrr che riserva il 40% al Sud. Grazie alla proroga del bando, la Sicilia si allinea al resto del Paese per cercare di offrire alla collettività aule sicure, moderne, e ad efficienza energetica".

Il progetto nel Paese  - In tutta Italia, nell'ambito del Pnrr, saranno 216 le nuove scuole, innovative e sostenibili. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie a un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a un miliardo e 189 milioni di euro.

Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie delle aree, regione per regione, in cui sorgeranno i 216 istituti scolastici, all’esito dell’avviso pubblico rivolto agli enti locali pubblicato all’inizio del mese di dicembre. Al Mezzogiorno il 42,4% dei fondi: una percentuale superiore rispetto al 40% inizialmente prefissato, cresciuta grazie all’incremento di risorse.

Gli interventi sono stati selezionati in via automatica sulla base di criteri che riguardavano le caratteristiche dell'edificio pubblico preesistente che andrà sostituito (come, ad esempio, la vetustà della struttura, la sua classe energetica, l'indice di vulnerabilità sismica) e quelle dell'area in cui si trovava e che andrà a ospitare la nuova scuola (rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane, isolane).Una cifra superiore rispetto agli 800 milioni indicati nel Pnrr, in seguito a un aumento di fondi che consentirà di costruire 21 nuove scuole in più rispetto alle 195 inizialmente previste. Un incremento deciso per far fronte alle tantissime richieste pervenute. In base alle informazioni pubblicate dal ministero, le domande arrivate alla scadenza dell’avviso, a febbraio di quest’anno, sono state 543. Arrivate in misura massiccia soprattutto dagli enti locali di Campania (95), Lombardia (61), Veneto (47), Emilia-Romagna (45) e Toscana (42). Sono stati 362 gli interventi entrati in graduatoria, per un totale di quasi 2 miliardi di euro richiesti. Di questi, 216 hanno raggiunto un punteggio che consentirà l’accesso ai fondi. Tra quelli entrati in graduatoria, restano comunque fuori dal finanziamento del bando 146 interventi, per un totale di 776,6 milioni di euro.

Non è il solo intervento di edilizia scolastica - Va specificato che non si tratta dell’unico intervento previsto dal Pnrr sull’edilizia scolastica: il più corposo è infatti rappresentato dai 3,9 miliardi destinati al piano di messa in sicurezza delle scuole. Perciò questo intervento, relativo al progetto nuove scuole, è chiamato a coprire solo una parte del fabbisogno esistente. Basti pensare che mentre il piano “nuove scuole” interviene su 410mila metri quadri di patrimonio edilizio (le 195 scuole inizialmente stimate nel Pnrr), quello di messa in sicurezza riguarda la ristrutturazione di 2,4 milioni di metri quadri.

 Sicilia ottava in Italia - La Sicilia con queste cifre si piazza all’ottavo posto tra le regioni per gli interventi destinati alla costruzione di nuove scuole, dietro a Campania, prima con una somma di 213 milioni di euro, e poi Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Puglia, Veneto e Marche.