Era stato accusato di stalking dall’ex fidanzata, ma adesso il giudice monocratico di Marsala Francesco Parrinello l’ha assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Al centro della vicenda il 35enne marsalese Giuseppe Marino, che è stato difeso dall’avvocato Salvatore Fratelli. Per l’accusa (il pm Signorato aveva chiesto un anno e mezzo di carcere), dopo l’interruzione del rapporto sentimentale, nonostante la ragazza gli avesse consentito di frequentare la sua abitazione per seguire la gravidanza, il Marino l’avrebbe tormentata con telefonate, messaggi e appostamenti.
Nel processo, sono stati ascoltati diversi testimoni che hanno riferito sui rapporti intercorsi tra l’imputato e la parte offesa, quest’ultima costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Duilio Piccione. Nelle ultime battute del processo, la difesa ha chiesto un confronto diretto tra l’imputato e l’ex fidanza. “E il giudice – ha spiegato l’avvocato Fratelli - ha così potuto valutare compiutamente l’insussistenza della tesi accusatoria, accogliendo la lettura dei fatti offerta dalla difesa”.