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30/06/2022 06:00:00

I 30 anni di Airgest. “Una nuova primavera”. Voli e investimenti, i numeri dell'aeroporto

L’aeroporto di Trapani-Birgi in festa per i 30 anni di gestione di Airgest. Ma, detto da tutti, più che questo anniversario si festeggiava una “nuova primavera” ieri al “Vincenzo Florio”. Una ripresa dopo anni bui, dopo il rischio chiusura, le apprensioni degli operatori turistici, le proteste e le barricate. C’erano tutti ieri per celebrare l’anniversario. Il più emozionato certemente Salvatore Ombra che ha fatto il conto, di questi 30 anni di Airgest, 10 sono suoi. E, all’unanimità, sono stati i più gloriosi per lo scalo trapanese.

Tanti politici, di ogni ordine, dal presidente della Regione, Nello Musumeci, padrone di casa, visto che l’Airgest è quasi interamente a capitale regionale. Mentre si continua a ragionare sull’accorpamento delle società di gestione. Gli assessori a Infrastrutture e Turismo, la deputazione regionale, i sindaci del territorio, associazioni di categoria, vertici delle forze dell’ordine.
E poi i dipendenti di Airgest, ai quali è tornato il sorriso, ha fatto notare Musumeci, dopo la paura per le casse integrazioni, i licenziamenti e la chiusura dello scalo.


I numeri sono importanti a fronte degli investimenti fatti e da fare.

 

 


I numeri della ripresa
L’aeroporto Internazionale Vincenzo Florio oggi è in netta ripresa, per collegamenti, frequenze dei voli e numero di passeggeri serviti, contando sulla presenza stabile di sette compagnie aeree: Ryanair, Dat - Danish Air Transport, Albastar, Corendon, Blue Air, Hello Fly, AeroItalia. Un patrimonio importante di offerta di collegamenti nazionali e internazionali a servizio di tutto il sistema turistico e produttivo di questa parte di Sicilia.
L’emergenza sanitaria continua a condizionare il settore aereo ma nonostante questo Airgest investe su progetti innovativi e di riqualificazione dell’Aeroporto Internazionale Vincenzo Florio. Oggi sono diverse le città nazionali e internazionali con voli in partenza e in arrivo dall’Aeroporto di Trapani.
I voli nazionali: Bergamo, Bologna, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia, Ancona, Brindisi, Napoli, Parma, Perugia, Trieste, Pantelleria

I voli internazionali: Charleroi (Belgio), Bordeaux (Francia), Billund (Danimarca), Bratislava (Slovenia), Karlsruhe Baden-Baden (Germania), Francoforte (Germania), Malta, Manchester (UK), Modlin (Polonia), Riga (Lituania), Siviglia (Spagna), Londra (UK), Tolosa (Francia), Katowice (Polonia), Amsterdam (Olanda)

Il traffico aereo italiano nel 2022 ha registrato una forte ripresa rispetto agli anni precedenti caratterizzati da una pandemia che ha condizionato pesantemente anche il settore aereo: l’Aeroporto Internazionale Vincenzo Florio anche rispetto agli stessi mesi del 2019 (pre-pandemia) sta registrando un notevole aumento di passeggeri che lasciano ben sperare e che oggi permettono, a quasi un milione di persone, di atterrare a Trapani (dato stimato entro fine anno).

 

“Una nuova primavera”

"E’ un momento importante perchè riparte l’aeroporto di Trapani. I risultati ci danno ragione, e abbiamo superato già i livelli del 2019. Abbiamo 32 rotte, altre 5 partono a luglio. E’ chiaro, dobbiamo mettere in sicurezza l’aeroporto e sono pronti nuovi investimenti. Però possiamo dirlo, oggi non festeggiamo solo i 30 anni di Airgest, ma una nuova primavera per Trapani-Birgi”. E’ quanto dichiara Salvatore Ombra, presidente di Airgest, che in questi 30 anni di vita della società di gestione 10 lì ha passati lì, a Birgi. “Sono testimone di tanti accadimenti, di momenti difficili e di momenti esaltanti, del racconto di quanti con passione lavorano in quest’azienda e di quanti credono che questo territorio non potrebbe essere quello che è senza la presenza di questo scalo" ha detto Ombra.

 

 

 

“Trent’anni con alti e bassi: ricordo che quando sono stato eletto presidente della Regione l'aeroporto di Birgi lo si dava già per morto e si era persa ogni speranza. Il governo regionale ha lavorato intensamente, in collaborazione con l’Ars, mettendo a disposizione decine di milioni di euro. Abbiamo avviato una strategia di ampio respiro, rinnovando la governance con un presidente e un Consiglio di amministrazione competenti ed efficienti”.


Sono le parole del presidente della Regione Nello Musumeci al suo arrivo all’aeroporto di Trapani Birgi. “Ho incontrato più volte l'amministratore delegato di Ryanair - ha proseguito Musumeci - per concordare un Piano di azione e di potenziamento e oggi l'aeroporto di Birgi è tornato a essere uno straordinario motore di crescita del territorio, rendendo competitivo economicamente il sistema di tutta la provincia ed incentivando nuovi investimenti. Non possiamo pensare di aver risolto ogni problema, soprattutto con l’incertezza del domani che incombe su tutta l'Europa, ma quello che avevamo da fare come Regione lo abbiamo fatto e sono orgoglioso che oggi sia tornato il sorriso sulla bocca degli operatori turistici e di chi lavora all'interno dello scalo”.  

 

Presente all’evento per i 30 anni di Airgest anche il presidente di Enac, Gianluigi Di Palma, che conferma l’importanza degli aeroporti regionali e la crescita degli scali. “Cè una ripartenza del traffico, Gli aeroporti del Sud stanno crescendo in maniera esponenziale. La pandemia ha determinato la fidelizzazione del turista italiano nelle nostre regioni. C’è un ritorno dei turisti italiani nel Sud, ma anche degli stranieri. Enac sin dall’inizio aveva raccontato che questo sarebbe stato un lungo periodo di crisi ma con una ripresa repentina”.

 

 

Se cresce l’aeroporto crescono le imprese, quelle legate al turismo ma anche tutto l’indotto. Ne è consapevole anche Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria.
“Oggi si festeggia un aeroporto in grande rilancio. Ci sono nuovi voli. Si possono creare condizioni di sviluppo nell’ambito del turismo e non solo. C’è molta più gente che vola per piacere e non per lavoro. Si può festeggiare una ripartenza dell’aeroporto e quindi del nostro territorio”.

  


Gli investimenti
Investire sul sistema aeroportuale produce effetti importanti sul PIL dei territori, determinando sviluppo e lavoro. È avvenuto per tanti scali regionali – un tempo considerati minori – oggi, sono parte importante del traffico turistico, italiano e straniero e ne costituiscono una specializzazione riconosciuta e credibile. L’Aeroporto Internazionale Vincenzo Florio di Trapani è una realtà che risponde a questa missione e che intende interpretarla con coerenza e determinazione. È in atto, infatti, un programma di investimenti che, nel suo complesso, tra quelli già realizzati e altri già programmati, consentiranno di aggiungere qualità nei servizi, nuovi passeggeri, nuove tratte e collegamenti.
Sono stati realizzati diversi investimenti, tecnici, infrastrutturali e gestionali ma anche strategici, nel definire un profilo sempre più fortemente orientato sulla sostenibilità oltre che ambientale ed energetica anche socio-economica e produttiva. Si vogliono attrarre nuove risorse e nuove opportunità per il territorio e il suo sistema di accoglienza e soggiorno in Sicilia. Grande rilievo sarà dato all’adeguamento antisismico della struttura con un deciso ampliamento che consentirà una riorganizzazione di tutte le aree aeroportuali che, insieme al trasferimento degli uffici dell’Airgest in un’altra palazzina, potrà contare su nuovi spazi e migliorare l'offerta commerciale dell'aeroporto nel suo complesso, generando nuovi servizi e nuove entrate.

 

 


Ecco alcuni investimenti recenti:
Ampliamento piazzale aeromobili e adeguamento delle infrastrutture di volo alla normativa “ICAO”, 5,8 mln €; Ristrutturazione dell’aerostazione passeggeri, degli edifici operativi e degli impianti, 9,2 mln €; Ristrutturazione edificio merci, 600.000 €; Nuovo Deposito carburante JA1, 2,2 mln €; Ristrutturazione Edificio ricovero mezzi di rampa, 400.000 €; Nuovo impianto controllo bagagli da stiva 100% ed opere complementari, 800.000 €; Nuovo sistema parcheggio e gestione viabilità, 200.000 €.
Altri investimenti sono invece in programma: Opere di adeguamento sismico terminal passeggeri, 4 mln €; Lavori di miglioramento dei livelli operativi e di sicurezza del piazzale aeromobili, 7 mln €; Riconfigurazione del sistema controllo bagagli da stiva, opere complementari, fornitura apparato x-ray doppia vista e adeguamento nastri e ridefinizione del software, 1 mln €; Realizzazione nuova palazzina uffici, 2,5 mln €; Ristrutturazione palazzina Vigili del Fuoco, 1 mln €.
Il Vincenzo Florio 30 anni dopo è un aeroporto che punta a camminare con le proprie gambe, che cerca di sfruttare i finanziamenti pubblici per mettere in atto strategie che possano dare una sorta di indipendenza economica. Si parla di società di gestione da accorpare, da tanto tempo, se così sarà Airgest vuole arrivare al tavolo con le carte in regola e con un potere contrattuale che fino a qualche anno fa era nullo. Un appeal riconquistato, una nuova primavera dopo anni di buio e tempesta.