Giacomo Anastasi, da meno di un mese è Sindaco di Petrosino, come sono state queste prime settimane di lavoro, che sono anche di conoscenza della macchina amministrativa?
Questi primi giorni sono stati molto intensi. C’è un lavoro necessario da fare per capire quelle che sono le principali caratteristiche della macchina amministrativa, la funzionalità dei diversi settori, le risorse umane disponibili, le criticità. Da questo punto di vista quello che emerge è un organigramma che negli ultimi anni ha perso energie, competenze e risorse. Ci sono uffici interamente sguarniti e competenze professionali indispensabili che vanno assolutamente identificate per rimettere in moto il corretto funzionamento dell’Ente. Poi c’è anche un lavoro necessario di riorganizzazione interna per fare sì che ogni persona possa dare il massimo. E soprattutto c’è un lavoro di tipo motivazionale e organizzativo che reputo indispensabile. Tutti si devono sentire chiamati a svolgere un servizio per il cittadino e lo sforzo e l’impegno, da questo punto di vista, deve essere massimo da parte di tutti. Sono convinto che tutto il personale della nostra pubblica amministrazione risponderà con senso del dovere e spirito di abnegazione.
Oggi fare il sindaco è una delle cose più difficili, a riprova di ciò, lei ha già lanciato un allarme sulla situazione finanziaria delle casse comunali. Qual è la situazione attuale e ha dovuto prendere già dei provvedimenti per questo?
Mi sono trovato subito ad affrontare una situazione molto complessa dovuta alla mancata approvazione dei rendiconti 2020 e 2021 e del Piano Economico Finanziario. L’approvazione di quest’ultimo ha comportato intanto la convocazione di un Consiglio comunale in seduta straordinaria solo 24 ore dopo la prima seduta in cui io e tutti gli eletti abbiamo giurato. E’ stata una scelta necessaria e dovuta. Il P.E.F. andava approvato entro il 30 di giugno. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità e per non arrecare un danno certo all’Ente comunale visto che le tariffe e il piano, colpevolmente, non erano state aggiornate dal 2019. Ciò comporta una nuova tariffazione e un aumento della TARI purtroppo. Ma è un adeguamento che si basa sui costi reali rilevati nell’ultimo periodo e su cui è assolutamente ovvio che chi si è appena insediato non può avere nessuna responsabilità. Chi sta dicendo il contrario sta facendo purtroppo speculazione politica di bassa lega e spero che questo venga capito dai miei concittadini. Per i rendiconti il lavoro è ancora più complesso e sto analizzando tutte le carte. Oltre alla questione debitoria, su cui ancora per correttezza non voglio entrare nei dettagli, abbiamo trovato una situazione di impasse. Io le definisco le “sabbie mobili” in cui l’Ente sta sprofondando. Per chi vive la politica con serietà, spirito di servizio e responsabilità, tirare fuori il comune di Petrosino da queste “sabbie mobili” è, in questo momento, la priorità assoluta. Anche perché ogni azione in questa fase è impedita da queste difficoltà e il comune non è in grado di impegnare un solo euro. Per fare solo un esempio che tutti possono capire, il conto corrente della tesoreria del nostro comune è bloccato ed è impossibile operare. Credo che al netto della tifoseria, tutti possono capire cosa una situazione di questo tipo comporta. E anche i più tifosi non si possono permettere di affermare che il conto corrente è bloccato a causa di chi si è insediato due settimane fa. Su questi aspetti è intenzione mia e della maggioranza in Consiglio comunale, fare quanto è necessario e dovuto nel rispetto delle norme e di tutti i cittadini di Petrosino. Presto convocherò un’assemblea cittadina per condividere, carte e numeri alla mano, lo stato di salute del nostro comune. E’ giusto tirare una linea netta tra quella che è l’eredità delle passate amministrazioni e il punto da cui io e la mia giunta ci avviamo a governare Petrosino. Non mi interessa la propaganda né dare giudizi sul passato. I giudizi li daranno i petrosileni. In questa fase le priorità sono i passaggi obbligati dei rendiconti e dei bilanci e solo a quel punto avremo contezza delle condizioni di salute finanziaria della nostra comunità.
Cosa la preoccupa in particolar modo, l’azione amministrativa e anche i servizi ai cittadini sono a rischio?
E’ ovvio che se dovesse essere confermata una situazione di disavanzo molto grave, come sembra dalle analisi sul rendiconto 2020, l’azione amministrativa futura ne risulterebbe fortemente limitata e quello che è ancora più grave, ad essere danneggiati sarebbero tutti i cittadini. Purtroppo è vero che ci sono situazioni di indebitamento in quasi tutti gli enti locali del nostro Sud. Qui però bisogna capire se questa situazione debitoria è in linea con tante altre realtà amministrative o se vi è invece una situazione di diversa gravità. Entriamo insomma in un ambito che è legato alla nuda realtà dei numeri. Non c’è più spazio per la propaganda. I numeri nella loro brutalità ci diranno come stiamo e, purtroppo o per fortuna, ci indicheranno gli spazi che avremo nei prossimi anni per l’azione amministrativa. Un rendiconto finanziario non è né di destra né di sinistra. Solo i numeri ci diranno se c’è stata in questi ultimi anni un’amministrazione oculata e responsabile oppure no. Lo vedremo presto. A partire da questa base faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per risanare, se sarà necessario risanare. A partire da questa base si faranno le scelte politiche. E le mie scelte saranno sempre dalla parte dei cittadini cercando di garantire i servizi di tutti e in particolare delle persone più vulnerabili. Sarà necessaria, però, la responsabilità di tutti. Sono convinto che la comunità petrosilena è una comunità di donne e uomini consapevoli e con un forte senso di civismo. Insieme risaliremo la china se sarà necessario e faremo le scelte che andranno fatte nella giustizia e nella solidarietà. Anche nella peggiore delle ipotesi, comunque, la situazione finanziaria non impedirà di lavorare massicciamente sull’intercettazione di nuove risorse nell’ambito della Programmazione europea 21-27 e del PNRR. Se anche dovesse essere frenata la gestione amministrativa ordinaria, sulla programmazione e progettazione, con le tante risorse a disposizione, avremo il dovere di impegnarci per far cogliere al nostro territorio le tante opportunità che si sono già presentate (e non sono state colte) e che non mancheranno anche nei prossimi anni.
Che idea si è fatto, perché si è arrivati a questa situazione così precaria, ereditata dalla precedente amministrazione?
Ripeto, andremo nei prossimi giorni nel dettaglio delle varie questioni contabili e finanziarie. Da quanto emerge è però purtroppo già chiara una situazione di fortissima difficoltà. Anche sulle motivazioni avremo sicuramente modo di tornare. Per il momento dico che quando la politica diventa solo propaganda e rispecchiamento narcisistico, quando la politica ha come orizzonte esclusivamente la prossima tornata elettorale, rischia di entrare in una deriva pericolosa. Io per cultura politica non sono certo un sostenitore dell’austerità finanziaria a prescindere. Ma amministrare un piccolo comune è in qualche modo un’azione molto simile al governo di una famiglia. Sono dinamiche che tutti possiamo comprendere. Se una famiglia spende costantemente molto di più di quanto è nelle sue disponibilità è inevitabile rovinarsi finanziariamente. Se questo forte disavanzo fosse emerso per una politica di servizi, di investimenti, di costruzione di futuro, sarei oggi più tenero nel mio giudizio. Purtroppo invece, quanto emerge ci riporta una debole attività amministrativa e di investimento sul territorio e nello stesso tempo quello che sembra prefigurarsi è un disastro nei conti.
Anastasi, considerato tutto ciò su che cosa sta lavorando e sarà possibile fare qualcosa per l’Estate Petrosilena?
Ci sono le priorità che accennavo prima ed è necessario lavorare su queste priorità per rimettere in moto, intanto, la macchina amministrativa. Ci siamo, inoltre, trovati subito ad affrontare anche le difficoltà nella raccolta dei rifiuti solidi urbani che vede, a causa di problemi strutturali a livello regionale, tutte le città della nostra provincia in forte stress. Stiamo cercando su questo di fare il possibile per garantire il corretto funzionamento del servizio e fino ad oggi penso di poter dire che, con la collaborazione di tutti, ci stiamo riuscendo. Nonostante tutte le difficoltà e i pochissimi giorni dall’insediamento, sto cercando di fare tutti gli sforzi possibili per il decoro del litorale e delle nostre spiagge e tra oggi e domani avvieremo un’azione straordinaria per la pulizia delle spiagge sia sul versante Torrazza sia sul versante Sibiliana. Sono pochissime le risorse a disposizione, ma stiamo cercando di utilizzarle al meglio per dare almeno un segnale ai nostri cittadini e ai tanti che amano il nostro litorale. Sottolineo qui che ogni intervento ha dei tempi tecnici e procedurali che non hanno permesso di avviare questa azione prima e che l’amministrazione precedente non aveva avviato nessun intervento. Credo che partendo da zero riuscire a fare degli interventi già nei primi di luglio sia un successo. Intanto, pochi giorni fa abbiamo supportato l’associazione Plastic Free per una giornata di clean up e altre ne promuoveremo nelle prossime settimane. Il decoro e la pulizia di quanto ci circonda deve diventare responsabilità di tutti. Su questo ci sarà tanto da fare ne sono consapevole, e non sarà facile, ma con il clean up di domenica abbiamo voluto inaugurare un approccio e una presenza che contraddistinguerà la mia amministrazione. Pur nel pochissimo tempo a disposizione e nell’impossibilità tecnica per le criticità finanziarie sopra accennate, stiamo provando a costruire un calendario di piccoli eventi per l’Estate petrosilena. Sarà un calendario fatto, potrei dire, in amicizia e con il contributo di associazioni e gruppi che vorranno mettersi a disposizione. Abbiamo già fissato alcune date ed eventi ed entro il 20 del mese di luglio contiamo di poter presentare un calendario. Sarà un’estate sobria con piccoli eventi che sottolineeranno il desiderio di stare insieme e di condividere spazi e momenti di socialità e incontro.
Sindaco, la sua campagna elettorale è stata incentrata particolarmente sulla coesione sociale e anche sul contrasto ai personalismi in politica. Avete offerto come maggioranza la vice presidenza del consiglio comunale all’opposizione che invece ha rifiutato, cosa ci dice?
Ho detto in campagna elettorale che la mia proposta politica è una proposta che unisce, lega e avvicina, una proposta che intende ricostruire la coesione sociale e fare comunità. Questa dimensione sarà la costante della mia sindacatura a prescindere da quello che è emerso dalla tornata elettorale. Anche se la vittoria fosse stata più schiacciante, l’approccio di comunità sarebbe rimasto, comunque, la cifra del mio agire politico. Questa è una dinamica che agiremo in Consiglio comunale, ma va oltre la dialettica politica e riguarda più in generale i rapporti tra la politica e i cittadini, tutti i cittadini. L’offerta della vice presidenza del Consiglio comunale alla minoranza è stato un gesto concreto e simbolico nello stesso tempo. Il dialogo con la minoranza, a mio avviso, deve proseguire e per quanto mi riguarda mi impegnerò anche di più, se necessario, in questa direzione. Siamo davanti ad una situazione enormemente complicata che è il lascito delle precedenti amministrazioni. Superare queste difficoltà e rimettere in corsa il nostro comune su basi sostenibili per il futuro è la mia scommessa e dovrebbe essere la scommessa di tutti. Questo chiedo alla minoranza, nel rispetto del ruolo di controllo che deve ricoprire. Il rispetto delle istituzioni innanzitutto e il senso del dovere devono accomunarci tutti. Su questo purtroppo i primi segnali dell’opposizione non sono stati positivi. Ma siamo appena partiti e capisco che le tossine della campagna elettorale non sono ancora state ben smaltite da tutti.
Cosa pensa del possibile ricorso che ancora sta valutando Marcella Pellegrino?
La questione mi lascia indifferente. La consigliera Pellegrino farà le valutazioni e le scelte che ritiene opportune. Io e la mia giunta abbiamo davanti una montagna da scalare e tutte le energie sono rivolte ad affrontare i tanti problemi e le tante criticità che abbiamo difronte. Non ho tempo per pensare o per preoccuparmi di eventuali ricorsi. Sono un uomo che crede profondamente nella giustizia e a questa mi affido sempre e comunque.