Ignazio Chianetta, coordinatore del Movimento VIA di Marsala, le regionali si avvicinano. E’ candidato?
Sono a disposizione del partito e questo lo sto dicendo già da tempo, sono potenzialmente candidato e per me sarebbe un grande onore rappresentare questo territorio a livello regionale.
La lista è competitiva?
In lista ci saranno tutte persone che si giocano la partita, nel senso che non ci sono caselle preconfezionate.
Cosa è mancato a questo territorio per essere davvero rappresentato?
La vicinanza con i cittadini, con le vere criticità che ci sono in tutta la provincia.
Erice e Petrosino sono state due scommesse mancate, cosa non ha funzionato?
Ad Erice abbiamo fatto un percorso straordinario, il candidato sindaco Piero Spina ha messo tutto se stesso in questa esperienza e ha quasi vinto la battaglia con il 30% delle preferenze, le liste del Movimento VIA poi sono state in assoluto le più votate e abbiamo eletto la consigliera Simona Mannina, che è stata la più votata.
E a Petrosino?
Le realtà sono completamente diverse così come anche il sistema del voto, lì abbiamo sfiorato la vittoria con 16 voti mancanti. Siamo stati i primi a credere e a spingere la candidatura di Marcella Pellegrino, poi sono arrivati gli altri.
La vostra candidata Sara Accardi ha presentato ricorso, le manca un voto per entrare in consiglio comunale.
Si, è stato fatto ricorso e se entrerà in consiglio lo decideranno le carte, Sara non era l’unica candidata in lista che ci rappresentava.
Ci sono state le prime tensioni tra la Accardi e la Pellegrino, che ne pensa?
La politica è fatta di equilibri che non tutti riescono a controllare e a mantenere, poi va da sé che le eventuali rotture che si determinano devono anche essere motivo di riflessione e di un mea culpa.
Ha più sentito la Pellegrino?
Poco, credo, e lo dimostrano i fatti, che sia vicina oggi a Forza Italia.
Le dispiace?
No, la politica è fatta di scelte, anche se andrebbero comunicate per bon ton politico, e poi ognuno si assume la responsabilità delle stesse. Noi del Movimento VIA non ci rimproveriamo nulla se non essere stati leali fino alla fine, avere fatto campagna elettorale seriamente e per tutto il gruppo e avere invitato fino alla fine la candidata sindaco ad indicare gli altri due assessori senza aspettare i giochi dei numeri.