Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/07/2022 11:21:00

Ospedale di Salemi, il sindaco Venuti denuncia ancora gravi disagi e scrive a Zappalà

"Nonostante le rassicurazioni fornite dall'Azienda sanitaria provinciale di Trapani nei mesi scorsi, per l'ospedale di Salemi nulla è cambiato e continuano persistenti disservizi e insostenibili disagi per gli utenti e le loro famiglie". Lo scrive il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, in una lettera inviata al commissario straordinario dell'Asp, Paolo Zappalà.

Nella nota, inviata per conoscenza anche all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, Venuti ricorda che nonostante i "precisi cronoprogrammi" forniti dall'Asp in merito alla ripresa della funzionalità dei servizi, resta "lo stato di grave disagio che attraversa l'intero comprensorio di riferimento dell'ospedale di Salemi". Nella struttura, ad oltre tre mesi dalla fine dello stato di emergenza pandemica, "si registra la mancata riattivazione degli ambulatori e delle loro attività - rileva il sindaco di Salemi, che è anche segretario provinciale del Partito democratico -, con gravi ripercussioni sulla qualità dei servizi resi".

Venuti, che due mesi fa aveva lanciato l'allarme sulla mancata riattivazione di diversi servizi all'ospedale di Salemi ricevendo rassicurazioni dall'Asp, poi aggiunge: "Non è stata reintegrata l'attrezzatura che nei mesi scorsi era stata spostata presso altri presidi". Una situazione che ha privato "un intero comprensorio della possibilità di accedere a esami diagnostici e a prestazioni sanitarie spesso indispensabili". Gli impegni e le rassicurazioni giunte dai vertici dell'Asp "vengono puntualmente smentiti - ancora la lettera - dalla realtà".