Era accusato di naufragio e omicidio colposo, ma il giudice monocratico del Tribunale di Trapani Chiara Badalucco ha assolto il pescatore di San Vito Lo Capo, Vincenzo Battaglia.
I fatti risalgono al 22 febbraio 2017, quando Battaglia uscì in mare con una piccola imbarcazione da diporto di circa 4,5 metri, assieme a due amici, Domenico Maniaci e Raffaele Morana. Dopo la partenza dal porticciolo di San Vito i tre raggiunsero lo specchio di mare tra Valderice e Custonaci e lì si consumò la tragedia.
L'imbarcazione iniziò ad imbarcare acqua e si capovolse, i tre rimasero aggrappati a lungo alla barca, ma ad un certo punto, stremato, Maniaci non ce la fece più e lasciò la presa e finì sottacqua. Il medico legale accertò la morte per annegamento. Per gli inquirenti Battaglia non avrebbe preso le giuste precauzioni e non avrebbe valutato i rischi legati alle brutte condizioni meteo e del mare. Nel corso del processo, però, è emerso che le condizioni del mare, quando l'imbarcazione uscì dal porto di San Vito erano tutt'altro che proibitive e solo in serata si alzò un vento forte che causò il naufragio e il decesso di Maniaci.