Sono quattro le barche che ieri, intorno alle 12:30, sono state distrutte dalle fiamme al porto di Marsala (qui l'articolo).
Le quattro imbarcazioni da diporto, si trovavano ormeggiate sul pontile della Capriccio Mare, ma a causare il rogo, che ha visto impegnati nelle operazioni di spegnimento ben 19 uomini dei vigili del fuoco, otto mezzi e una unità navale del porto di Trapani, sono stati dei lavoretti di manutenzione che stava effettuando lo stesso titolare di una delle imbarcazioni distrutte e non dei lavori di manutenzione di una ditta né gli operai della stessa Capriccio Mare, diretta da Peppe e Salvatore Moceri.
L'uomo, un francese - rimasto leggermente ferito lui e la moglie, illesa la figlia 14enne - aveva portato la barca al pontile appena quattro giorni fa, ieri stava facendo alcuni lavori di manutenzione, forse all'impianto elettrico, e ad un tratto c'è stata una scintilla che ha causato le fiamme sulla propria imbarcazione e subito dopo, anche per la benzina contenuta nei serbatoi dei natanti, hanno preso fuoco anche le altre imbarcazioni vicine.
L'uomo al termine delle operazioni di spegnimento dell'incendio, ha messo a verbale nella relazione dei vigili del fuoco, che è stato lui stesso che si stava occupando della manutenzione, spiegando come sono andati i fatti.