Gli ultimi acquisti prima di lasciare Palazzo d'Orleans per Musumeci riguardano 12 nuovi treni per un totale di 134milioni di euro. Treni che serviranno una buona parte della rete ferroviaria siciliana, ma non in provincia di Trapani, dove, lo ricordiamo, da anni sono stati portati via da qui, i treni "Minuetto", per ritornare alla "classica" e non proprio al passo con i tempi, "littorina".
Proseguono, dunque gli investimenti della Regione per ammodernare il “parco treni” in Sicilia, ma non in maniera uniforme in tutte le province e bisogna pure ricordare che il Frecciabianca, presentato lo scorso novembre come rivoluzionario, in realtà trasportava fino a quando era in servizio, una media di 10/20 passeggeri al giorno su una capienza di 350 e sicuramente non in maniera veloce, come funziona al nord e che al momento sarà fermo per tutta l'estate, fino al prossimo 12 settembre.
I 12 nuovi treni sono: otto nuovi “Pop” e 4 altri treni elettrici di ultimissima generazione. Il programma d’acquisto elaborato dall’assessorato ai Trasporti, attingendo a Fsc, Pnrr e Fesr, arricchisce così la flotta già rinnovata dai 25 “Pop” entrati in servizio nell’ultimo triennio, dal valore di oltre 182 milioni di euro, e dai 22 treni bimodali “Blues”, la cui maggior parte sarà consegnata già entro fine anno, dal valore di 164 milioni di euro.
«Manteniamo l’impegno - sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone - a rottamare dopo decenni i vecchi treni ancora in uso in Sicilia, offrendo ai viaggiatori degli standard che per la nostra Isola sembravano impossibili. Al contrario, il governo Musumeci, dall’inizio della legislatura, ha destinato circa 500 milioni di euro (senza precedenti negli ultimi vent’anni) per ammodernare il “parco mezzi” ed elevando la qualità dei servizi. Oltre agli investimenti per potenziare le principali dorsali di collegamento fra i maggior centri abitati (Palermo, Catania e Messina), abbiamo accelerato sulla sostituzione del materiale rotabile con l’acquisto principalmente di treni non inquinanti, privilegiando scelte dirette verso politiche ambientali sostenibili: in questo modo più della metà dei convogli saranno nuovi di zecca, rendendo così la nostra flotta fra le più giovani d’Italia».
In particolare, degli otto treni pop, che rappresentano la punta di diamante del trasporto ferroviario in Sicilia, è previsto che: uno entri in servizio nel 2023, tre nel 2024 e quattro nel 2025. I nuovi convogli verranno utilizzati principalmente sui collegamenti delle dorsali ionica (Messina-Catania-Siracusa) e tirrenica (Palermo-Messina), consentendo così di poter spostare i “Minuetto” (singoli e doppi) sulla tratta Palermo-Agrigento, potenziando le composizioni su una linea caratterizzata da significativi flussi pendolari. I quattro treni a trazione elettrica con cinque casse saranno utilizzati, invece, sulla costruenda tratta ferroviaria Palermo-Catania. La tratta ferroviaria che riguarda il trapanese, rimane, invece, all'asciutto.