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06/08/2022 07:10:00

Soldi alle ex Province. Ma il voto slitta ancora

 
Novantotto milioni e mezzo di euro per le ex Province e le Città metropolitane siciliane. Ma il voto per le ex province slitta ancora. Erano previste in autunno le elezioni per gli organi politici delle ex Province (in dismissione e da anni nel limbo) ma l'accavallarsi di tanti appuntamenti elettorali hanno fatto slittare il tutto al 2023.

Il governo Musumeci, con un decreto a firma dell’assessore alle Autonomie locali, Marco Zambuto, di concerto con quello all’Economia, Gaetano Armao, ha ripartito le risorse relative al 2022 e destinate a garantire il corretto funzionamento degli enti locali siciliani. Alle tre Città metropolitane vanno 52,4 milioni di euro, ai sei Liberi consorzi comunali poco più di 46 milioni di euro.

Per l'assegnazione proporzionale dei contributi regionali sono stati confermati anche per il 2022 i quattro criteri seguiti negli scorsi anni: numero della popolazione, superficie del territorio, lunghezza delle strade provinciali e numero delle classi scolastiche medie secondarie.

Questa, nel dettaglio, la suddivisione della dotazione finanziaria tra i vari enti locali. Tra le Città metropolitane, Palermo ottiene 20,7 milioni, Catania 18 e Messina 13,7 milioni di euro. Per i Liberi consorzi comunali, invece, quello di Agrigento con 9,5 milioni si vede assegnato il contributo più consistente, seguito da Siracusa e Trapani con 8,8 milioni ciascuno, Caltanissetta con 6,8 ed Enna e Ragusa con 5,9 milioni a testa.