Continuano le polemiche a Trapani per la multa comminata dal Comune ai gestori del porticciolo turistico, per l'accumulo di rifiuti sotto la statua della Madonna. L'immagine della Madonna contornata da spazzatura ha fatto il giro dei social, il Sindaco Giacomo Tranchida ha inviato subito vigili e ispettori ambientali, e il gestore del locale vicino è stato multato.
Ma poi su Tp24 sono intervenuti i responsabili del porticciolo turistico ed hanno raccontato una realtà un po' diversa: loro ci provano a tenere tutto pulito, ma tra i disservizi del Comune e qualche cittadino (e qualche turista) incivile non è facile, soprattutto in questo periodo di grande afflusso di persone, con decine di imbarcazioni che vanno alle Egadi e che tornano lasciando i rifiuti proprio lì.
La vicenda non è di poco conto, perchè ha alle spalle un problema che riguarda tutti gli esercenti, i ristoratori ed i gestori di locali di Trapani: dove tenere i cassonetti per i rifiuti che loro poi devono esporre per la raccolta differenziata? Molti non hanno spazio all'interno dei loro locali e sono costretti a lasciarli fuori, creando a volte situazioni indecorose, anche perchè, come si sa, se c'è un angolo della città sporco, le persone verranno "invogliate" a sporcarlo ancora di più.
"È facile dinanzi alle critiche dei cittadini far ricadere la colpa esclusivamente sulle attività che espongono i propri carrelli per la differenziata in strada - commenta la consigliera comunale Anna Garuccio -. Si è voluto far ricadere la colpa dei rifiuti e dei cassonetti posti dinanzi la statua della Madonna del porto esclusivamente alla ditta che in dotazione ha ricevuto i contenitori e a cui di conseguenza appartengono i rifiuti".
In realtà questa vicenda va avanti da quattro anni, e c'è una sorta di patto non scritto tra Comune, vigili urbani e gestori: si possono tenere in strada i contenitori, evitando però che si creino discariche. Una situazione che andrebbe regolamentata. Chi gira la città di Trapani, soprattutto in centro ed al porto, lo vede facilmente che la maggior parte dei locali è costretta a mettere i propri carrelli per la differenziata fuori dai propri esercizi e non dentro, come prevedono invece le disposizioni in materia. Si può continuare a fare finta di nulla?
"Nel corso di questi quattro anni - continua Garuccio - l’amministrazione ha acconsentito a tutti i ristoratori e i proprietari di attività ricettive di ubicare in strada o nelle piazze i propri contenitori di tutti i generi e in tutte le giornate indipendentemente dal ritiro, infischiandosene anche se essi erano posti dinanzi monumenti in barba al decoro urbano e in alcuni casi alle norme igieniche delle strade".
Garuccio già qualche tempo fa intervenì per fare spostare ben cinque contenitori dinanzi l'ex cartolibreria Pons: "Ricordo bene che cercai la collaborazione dell’amministrazione al fine di risolvere il problema, mostrando ai loro occhi la situazione di una strada in particolare del centro storico e riferendo loro le rimostranze degli stessi proprietari in difficoltà. Era presente l’assessore Romano, l’ex facente funzioni di comandante della polizia municipale Mario Bosco e anche una dirigente".
La soluzione potrebbe essere quella di creare piccole isole ecologiche per più locali di una stessa zona, in un'area recintata e videosorvegliata, adeguatamente separata dal resto della strada. Si fa già così in molte città d'Italia, ma anche in altre zone turistiche della provincia di Trapani.