Rimborsi automatici per tutti i disservizi di Dazn. È questa l’idea alla base dal lodo raggiunto dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali insieme alla piattaforma di streaming, il ministero dello Sviluppo Economico, l’Agcom e la Lega Serie A.
L’obiettivo è quello di fornire indennizzi agli utenti di Dazn per tutti i disservizi avuti nelle prime partite del campionato di calcio di Serie A. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Ansa. I rimborsi arriveranno entro i prossimi 15 giorni e saranno pari al 50% del valore mensile dell’abbonamento: potranno variare quindi tra 10 e 20 euro a seconda della tipologia. Ora rimangono da chiarire i criteri con cui verranno distribuiti. Finito il tavolo i rappresentanti del Governo avrebbero garantito che nelle prossime settimane non dovrebbero più esserci problemi. Vezzali si dice soddisfatta «per lo sforzo profuso da tutte le componenti che hanno lavorato alla ricerca di soluzioni condivise e risolutive». Come riporta Ansa: «Il problema tecnologico che nella prima giornata di serie A, sabato e domenica, ha causato disservizi agli abbonati Dazn è stato risolto e pertanto non vi è il rischio di una ripetizione delle difficoltà di visione del campionato».
In tutto sono stati 3 milioni e 700 mila i tifosi che si sono collegati alla app di Dazn per seguire la prima partita di campionato, mentre l’anno scorso erano 4,3 milioni. Nel totale non sono stati inclusi gli utenti «che sono stati impattati dall’incidente relativo alle difficoltà di accesso sulla piattaforma». Il disservizio del 14 agosto aveva sollevato polemiche anche tra i leader politici. In vista delle prossime lezioni, da Salvini a Calenda, passando per Paita e Berrutto, tutti avevano richiesto a gran voce l’intervento di Agcom «a tutela dei diritti degli utenti». Una sollevazione popolare che aveva portato ancora una volta all’ipotesi di rivedere l’accordo televisivo già proposta lo scorso anno. Dopo l’incontro di oggi, però, da Dazn si dicono «certi che dalle prossime giornate si potrà procedere con valutazioni più puntuali e stabili», in modo tale anche da «eliminare letture e confronti che, oggi, risulterebbero incompleti e affrettati».