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22/08/2022 06:48:00

Giovani volontari mettono a nuovo l’Abbazia di San Martino Delle Scale e il Castellaccio a Monreale

Alcuni giorni fa i volontari, provenienti da diversi paesi europei e in parte supportati dal Corpo Europeo di Solidarietà, hanno collaborato alla pulizia e al ripristino di alcuni spazi dei due antichi edifici dell’Abbazia e del Castellaccio. L’obiettivo è un primo passo per la creazione del Museo all’aperto di San Martino delle Scale, unendo le bellezze, la storia e la cultura rappresentate da alcuni luoghi simbolo della piccola borgata di Monreale, a partire dalla storica Abbazia benedettina fondata nel 1347.

 

L’Associazione InformaGiovani in collaborazione con i monaci dell’Abbazia e con il Club Alpino Siciliano ha impegnato 14 volontari e volontarie di età compresa fra 18 e 30 anni, per due settimane a luglio e ad agosto sia nello storico complesso religioso sia al “Castellaccio” del XII secolo che sovrasta Monreale dal Monte Caputo.

 

All’interno dell’Abbazia, sotto la guida di dom Riccardo Tumminello, i volontari hanno ripulito e diserbato l’area che nel ‘700 ospitava l’Orto botanico e che era ormai interamente occupata da vegetazione infestante. Al Castellaccio, invece, hanno collaborato con i volontari del Club Alpino Siciliano nella manutenzione dei locali interni, per favorire la fruizione dell’antica fortezza medievale.

"Lo scopo è quello di promuovere i due spazi. I ragazzi come volontari si sono messi in gioco cercando di ripulire lo spazio dell’antico orto botanico dell’ Abbazia dalle erbe infestanti, riuscendo anche a fare riemergere due fontane e possibilmente a creare un luogo riservato anche ai bambini dove potere giocare e magari partecipare alle feste di fine anno scolastico, come facevo io da bambino".-ci spiega dom Tumminello.

"Si è trattato di una esperienza unica, che ha arricchito tutti i giovani e anche me stesso che appartengo a questa fascia di età. I ragazzi che hanno collaborato al recupero di questi spazi sono studenti provenienti da tutta Europa e non hanno possibilmente mai svolto lavori manuali. Lavorare tutti insieme , per loro, è stato un bel momento di aggregazione. Inoltre, la condivisione di alcuni momenti con i monaci dell’Abbazia li ha messi in condizione di conoscere lo stile di vita all’interno di un monastero, superando quei falsi pregiudizi che hanno da secoli etichettato la vita monastica come chiusa al resto del mondo. Spesso i giovani sono stanchi e demotivati, a loro manca la linfa vitale. Questa esperienza, a mio giudizio, li ha resi invece più vivi, consapevoli delle loro capacità nel raggiungimento di un obiettivo a servizio degli altri, recuperando un bene a disposizione dei visitatori appassionati di arte e di natura. I lavori all’interno dell’Abbazia richiedono più tempo rispetto a quelli del Castellaccio, dove invece è stata fatta una ripulitura delle mura" –continua a spiegarci Tumminello.

 

Un aspetto importante anche quello della esperienza interculturale, sottolineato da Bruno Caruso del CAS, che ha auspicato che i campi di volontariato possano ripetersi in futuro.

 

Questo è stato “uno dei tanti campi e progetti di volontariato realizzati quest’anno in Sicilia, sempre legati a iniziative locali, di tutela del patrimonio ambientale o culturale e per lo sviluppo delle comunità. In questo caso, come parte di un percorso che speriamo possa proseguire negli anni per realizzare un museo all’aperto per valorizzare e far conoscere sempre più le bellezze di San Martino delle Scale"- sostiene Monica Valenti dell’Associazione InformaGiovani.

Dorotea Rizzo