Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/08/2022 14:04:00

  Una donna resta incinta grazie a un kit acquistato on line a trenta euro
 

Alcuni giorni fa, tra le varie notizie che provengono dal mondo, ne abbiamo letta una che fa molto riflettere. La storia è quella di Bailey Ennis una ragazza londinese di 24 anni e ha già fatto il giro del mondo. Bailey aveva già le idee chiare dai tempi della sua adolescenza, sapeva che in futuro, come donna gay, l’unico modo per avere un figlio sarebbe stato quello dell’inseminazione artificiale non volendo avere una relazione ma solo un bambino, come lei stessa ha spiegato ai tabloid britannici. Quindi si è data da fare… ha contattato on line una persona su un sito di donatori di sperma che aveva una buona cartella clinica ed era già stato un donatore per due coppie e poi, tramite whatsapp, si è messa d’accordo con il donatore stesso per vederlo e andare a prendere un caffè insieme, come si fa tra buoni amici . In seguito, il donatore, ha portato la sua donazione e l’ha aiutata persino a seguire le istruzioni del Kit " fai da te " per l’inseminazione, acquistato su internet per 25 sterline con tanto di coppette sterili, siringhe e test di ovulazione. Non mancava proprio nulla.

Bailey è rimasta subito incinta al primo tentativo e ha partorito nei primi di luglio.

Nel Regno Unito esistono già diversi siti web indipendenti in cui futuri genitori e donatori possono incontrarsi liberamente: funziona un pò come se fosse una app di incontri.

"Nell’incontro con il donatore non c’è stato alcun imbarazzo"- ci tiene a sostenere Bailey - che, tra l’altro, ha deciso in questo modo di non rivolgersi ad alcuna clinica specializzata che è più costosa ma fornisce più tutele e garanzie rispetto a un accordo privato. Il donatore, infatti, nelle cliniche private è sottoposto a una visita medica e psicologica rigorosa e, inoltre, ci si assicura che rinunci a qualsiasi diritto legale sul bambino. Ma anche quest’ultimo particolare per Bailey non è stato un problema perché non solo ha notevolmente risparmiato nei costi rivolgendosi direttamente al domatore privato, ma ha pure sottolineato che il donatore stesso potrà conoscere il bambino, Lorenzo, quando vorrà e in qualsiasi momento della sua vita. Lui, il donatore, intanto ha fatto sapere che è disposto ad aiutarla a concepire un altro bambino.

Questa è in breve la storia, così semplice e lineare che ci domandiamo da dove provenga così tanto scalpore. Se ormai abbiamo imparato a comprare tutto ciò che desideriamo on line, dai cellulari ai vestiti e a tutti gli accessori per la casa perché non comprare anche un Kit "fai da te" per avere un bambino da un donatore scelto sempre su un sito on line? Volete un bambino ma vi annoia una relazione? Nessun problema… si può procedere in questo modo che probabilmente , il dubbio è lecito, deriva dalla logica consumistica dei nostri tempi in cui si va alla ricerca di tutto ciò che desideriamo, ma proprio tutto, in maniera facile, rapida, a buon mercato e , possibilmente, con garanzia di ottimi risultati.

 

"Un bambino da sola è la cosa migliore che abbia mai fatto. Essere mamma è meraviglioso e sono così felice di avere fatto tutto da sola"- sostiene Bailey-

Dorotea Rizzo