Sono diverse le reazioni all'operazione antimafia Hesperia che ieri ha portato all’arresto di 35 persone e altrettante indagate in provincia di Trapani e in particolare a Marsala, Mazara, Campobello e Castelvetrano (ne parliamo qui), operazione nei confronti di presunti favoreggiatori del latitante Messina Denaro.
Qui l'intervento del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese: «La complessa operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri nella provincia di Trapani con il coordinamento della competente Direzione distrettuale antimafia testimonia il forte e determinato impegno dello Stato per contrastare le organizzazioni mafiose e i loro interessi criminali». «Ringrazio ancora una volta la magistratura e le Forze di polizia per l'eccellente attività investigativa svolta quotidianamente per individuare la fitta rete di relazioni e coperture di cui godono i sodalizi mafiosi e contrastare la loro azione aggressiva sul territorio volta a condizionare la vita economica e sociale locale ed alimentare i loro traffici illeciti», ha aggiunto la titolare del Viminale, sottolineando «l’incessante sforzo operativo in atto per assicurare alla giustizia Messina Denaro».
Il circolo Sinistra Italiana "Pio La Torre" di Mazara del Vallo: "Esprimiamo un grande plauso alle forze dell'ordine che con l'operazione di oggi consentono di fare terra bruciata attorno al superlatitante Matteo Messina Denaro che speriamo al più presto venga assicurato alla giustizia. Purtroppo non possiamo che constatare che ancora una volta Mazara del Vallo viene coinvolta direttamente in fatti così gravi e questo basta per comprendere che ancora oggi la mafia è forte, ben radicata e continua ad operare indisturbata. Adesso vogliamo augurarci che la nostra Città dia una risposta culturale e politica forte in grado di contrastare il fenomeno mafioso. I silenzi ormai non sono più accettabili".
Gino Gandolfo Coordinatore Regionale Campagna Mettiamoci in gioco - "La Maxi operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani, contro l’area grigia dei presunti favoreggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro, denominata Hesperia, ha portato all’emissione di provvedimenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di 70 indagati, 35 dei quali sono stati arrestati. Tra le accuse formulate dalla magistratura emerge anche in questo caso quella di gioco d’azzardo. Le attività malavitose attorno al gioco d'azzardo ormai sono diventate prassi nel nostro territorio e le continue indagini da parte delle forze dell'ordine e le relative inchieste dimostrano ciò che la Campagna "Mettiamoci in gioco" denuncia da anni. La Mafia "investe" fior di capitali nel settore dell'azzardo. Soldi facili. Riciclaggio e controllo del mercato delle slot, molte delle quali non collegate con il sistema che ne prevede il gettito e di conseguenza il pagamento delle imposte! L'azzardo ormai è una cuccagna per le lobby che lo gestiscono e per le mafie che sfruttano sia il mercato nero dell'azzardo che il canale legale mediante prestanomi. Lo diciamo da sempre. Non va proibito, ma regolamentato. Ridimensionato. Perché alla fine ci rimettono sempre le persone fragili".