Riprende oggi davanti alla Corte d'Assise d'appello di Caltanissetta il processo al boss castelvetranese di Cosa nostra Matteo Messina Denaro.
Lo scorso luglio la Corte presieduta da Maria Carmela Giannazzo, aveva respinto la richiesta dell'avvocato d'ufficio di emettere la nullità del decreto di latitanza e di conseguenza anche quella del decreto di citazione in giudizio in appello. Per la Corte la richiesta era infondata.
Il boss, condannato in primo grado all'ergastolo, è accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via d'Amelio (qui un approfondimento di tp24 sulla requisitoria del pm Gabriele Paci al processo di primo grado)
Nel corso dell'ultima udienza a Luglio era stata ammessa la registrazione delle udienze da parte di Radio Radicale, cui si era opposta la difesa, perché, come specificato dal presidente della Corte si tratta di un servizio che svolge una funzione sociale fondamentale di conoscenza del processo. Al termine di quell'udienza, il sostituto procuratore generale Massimo Trifirò ha depositato i cd con sette sentenze, più una cartacea, sui processi Borsellino e Capaci.