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20/09/2022 06:00:00

La legge sull'agroecologia strozzata da Scilla. A Mazara si è riunito il coordinamento

Presso il Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo il coordinamento regionale agroecologia della Sicilia, di cui fanno parte Associazioni Sindacali, Ambientaliste, Organizzazioni di Categoria e Reti d’Impresa ha tenuto una conferenza stampa per sollecitare ancora una volta Toni Scilla, Assessore regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana, a firmare il Decreto attuativo della Legge 29 luglio 2021, n. 21, che tratta di “Disposizioni in materia di agroecologia …”.


Vi hanno partecipato l’On. Valentina Palmeri, nella qualità di prima firmataria del disegno di legge in questione, l’avv. Marina Giustiniano e l’agronomo Guido Bissanti, che hanno contribuito alla stesura della legge, Filippo Salerno in rappresentanza del Coordinamento.

Si è voluto sottolineare all’opinione pubblica la forte preoccupazione che sta montando tra le categorie sociali interessate al provvedimento per la mancata emanazione del Decreto attuativo. La mancanza dell’emanazione del decreto sta mettendo in seria difficoltà tutte quelle aziende che, volendo effettuare il passaggio al sistema agroecologico, si trovano nell’incertezza più assoluta, non potendo predisporre gli interventi colturali per tempo, rischiando così di perdere l’annata agraria 2022-2023. Le conseguenze sono facilmente intuibili.

Occorre scongiurare il notevole danno economico ed ambientale che ne deriverebbe. Ricordiamo che questa legge è stata approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana. Essa consente alle aziende interessate una sostanziale riforma dei sistemi di produzione agroalimentare. Non solo. Ma anche per venire incontro alle questioni relative ai cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità degli alimenti e alle tecniche di produzione che salvaguardano il territorio e l’ambiente. Purtroppo, nonostante il Parlamento regionale si sia distinto per lungimiranza e ponendo la regione siciliana all’avanguardia in Europa ad applicare il Green Deal in campo agricolo, l’Assessore Scilla, a dispetto della sua maggioranza e del suo Governo, sembra remare contro o, per lo meno, “distratto” segnando un ritardo incomprensibile con conseguenze imprevedibili e pericolose. Il tutto a dispetto di un decreto che è già stato concertato con le varie organizzazioni, ratificato dal Gruppo di lavoro Agroecologia e Agricoltura Biologica del Dipartimento Regionale dell’agricoltura, e depositato da mesi presso lo stesso dipartimento. La preoccupazione adesso, denuncia il Coordinamento, è che possa essere inficiato anche il prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027, a cui la L.R. 21/2021 rimanda, per le premialità che vengono riconosciute alle aziende che vogliono effettuare la transizione verso il sistema agroecologico. Insomma, permanendo così le cose, la Sicilia rischia, dopo aver fatto un piccolo passo avanti verso la scadenza europea del 2030, di farne dieci indietro per la mancanza di una firma dell’assessore competente. Un atteggiamento paradossale e che potrebbe mettere definitivamente in ginocchio le speranze di un sistema agricolo che assicuri maggiore benessere ad agricoltori, consumatori ed ambiente. La domanda che si pongono e’ perché rimandare il tutto a data da destinarsi, quando invece oggi e’ tutto pronto per rendere esecutiva una legge voluta da tutto l’arco parlamentare?


Franco Ciro Lo Re