Non c’è nessun allontanamento da parte dell’ex assessore Luca D’Agostino dal sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano. Men che meno la possibilità che il primo cittadino voglia candidarsi alle prossime amministrative con Fratelli d’Italia, perché vicino al neo onorevole e sindaco di Partanna Nicola Catania.
Le interpretazioni di un giornale on line locale di un post su facebook di D’Agostino (che potete leggere qui), sono state smentite dai protagonisti. Il fatto che quest’ultimo avesse scritto “Sarà di fondamentale importanza trovare una guida autorevole a capo della città per formare una giunta prettamente politica che sia espressione della più alta volontà dei cittadini” era stato interpretato come una sorta di rottura col sindaco.
“Nessuna rottura, personalmente sarò sempre grato ad Enzo Alfano per aver accettato la sfida di guidare questa città, cosa davvero non facile – ha affermato D’Agostino ai nostri microfoni - All’interno del Movimento non abbiamo ancora parlato di candidature per le prossime amministrative, per cui non so se si vorrà ricandidare. Ad ogni modo, continuiamo ad essere un gruppo. Ed è questo ciò che più conta”.
Sulla possibilità invece di un passaggio di Alfano in Fratelli d’Italia, la smentita è ancora più categorica: “Mi sembra una barzelletta. E’ un’area che davvero non mi appartiene. Quando la mia famiglia era democristiana, io ero iscritto al partito socialista – ha risposto il sindaco - Abbiamo spesso fatto la corte al Pd, com’è noto, senza essere ricambiati. Ma il M5s a Castelvetrano è davvero lontano dalla destra”.
E sulla possibilità di una sua ricandidatura: “Non sono affezionato alla poltrona. Questa spesso è stata una sedia piena di spine. Certo, sono disponibile, ma se all’interno del Movimento dovesse concretizzarsi la candidatura di qualcun altro, non avrei nessun problema a fare un passo di lato. In quel caso, cercherei di dare comunque il mio contributo, magari da consigliere comunale o da attivista. Ad ogni modo, spero che si facciano avanti persone che non abbiano legami con un passato di cui non essere orgogliosi”.
Egidio Morici