Sabato 5 novembre sarà la volta di Gaetano Savatteri che, al Palmosa Fest di Castelvetrano, alle ore 18 presenterà il suo libro “Le siciliane”, edito da Laterza.
È il quarto appuntamento della rassegna, che si tiene presso la Collegiata dei Santi Pietro e Paolo al sistema delle piazze della città. Dialogherà con l’autore, Alberto Samonà, scrittore, giornalista ed ex assessore regionale ai beni culturali e all’identità nel governo Musumeci. Modererà l’incontro Bia Cusumano, con la lettura di alcuni passi del libro affidata ad Irene Bonanno.
L’evento prevede gli interventi musicali di Giuseppe Clemente e Francesca Impallari.
Nel suo libro, Savatteri racconta di quando, arrivando a Palermo per iscriversi all’università, si accorse a pelle che la città era “fimmina”. “Non solo per la bellezza delle sue ragazze dagli sguardi pirateschi, ma anche per la presenza ad ogni angolo del centro storico di numerose edicole votive dedicate a santa Rosalia, la Santuzza. Palermo – scrive l’autore - era ‘fimmina’ nella sua carnale decadenza. Odorava di fiori tropicali e di monnezza. Odorava di umidità nelle scale di palazzi aristocratici ormai in sfacelo, e odorava di mistero dietro i portoni che introducevano a chiostri carichi di gelsomini e di rose”.
Savatteri offre un’immagine della donna siciliana molto diversa dall’archetipo inflazionato del vestito nero e del castigo dei propri istinti. Tra le tante, ci presenta Franca Viola, che fece cambiare leggi e costumi, la cantautrice Rosa Balistreri, la ‘vecchia dell’aceto’ che nel ʼ700 preparava pozioni per avvelenare i mariti, fino all’editrice Elvira Sellerio e alla prima miss Italia.
Inoltre, all’interno di PalmosaFest, la Pro Loco Selinunte, in collaborazione con la Città di Castelvetrano e con il patrocinio del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, ha allestito “Copie d’Autore”, una mostra nella quale sono esposte interpretazioni di opere di grandi artisti: Renoir, Klimt, Gaugin, Monet, Van Gogh, De Lempicka, Accardi, Scuola Fiamminga. Opere rivisitate e realizzate da Lia Calamia, Daniela Lucentini, dalla scuola Lighea di Castelvetrano e dalla scuola parmense.