Un viaggio, come lo definisce lo stesso autore, tra i ricordi di un bambino che diventa adulto e sceglie la professione di architetto in un piccolo paese siciliano, Gibellina, che, distrutto da un terribile terremoto, rinasce come città d'arte, ma porta in sé non poche contraddizioni e problemi irrisolti. Un'analisi appassionata di un uomo, architetto e sindaco, che svela tutto l'attaccamento per la propria città, senza risparmiare critiche e senza esimersi da autocritiche, con l'intento di continuare una ricostruzione rimasta incompleta non solo nelle strutture urbane ma anche nelle coscienze degli abitanti.
L’anima sospesa. Viaggio tra i luoghi della memoria e la città contemporanea, rappresenta la prima fatica editoriale dell’architetto Rosario Fontana, già sindaco di Gibellina. Il testo si rivela un atto di amore verso la città e la comunità di Gibellina ed evoca il cambiamento di un’anima che rimane “sospesa”, come lo stesso autore la definisce, ma che dal 1968 ha attraversato generazioni, luoghi e coscienze. Dalla ricostruzione sotto il segno dell’arte ad un nuovo appello per dare una “visione” definitiva di città dei musei.
Il libro di Rosario Fontana, presentato per la prima volta a Gibellina il 5 novembre scorso da Claudio Collovà e Giulia Pantaleo, è acquistabile attraverso i canali di distribuzione e vendita online di Magonza editore, in libreria e sui canali Amazon; nel 2023 verrà presentato in altre città d’Italia.
L’autore
Rosario Fontana è nato a Gibellina Vecchia nel 1956. Dopo il terremoto del 1968, ha trascorso la sua adolescenza tra le baracche del Villaggio Rampinzeri, per poi trasferirsi con la propria famiglia a Gibellina Nuova, dove vive tuttora. Ha frequentato l’Istituto Regionale d’Arte di Mazara del Vallo e si è laureato in Architettura a Palermo nel 1984. Dal 1985 svolge la professione di architetto che lo ha visto impegnato nella realizzazione, a Gibellina, di diversi edifici destinati prevalentemente a residenza. Dallo stesso anno svolge attività libero professionale anche per conto di alcuni enti locali, nel campo della riqualificazione urbana, dei
parchi, dello sport, della pianificazione urbanistica e del restauro. Fin da giovane è impegnato in politica, dapprima con il Partito Repubblicano, dove ha ricoperto l’incarico di segretario della sezione comunale di Gibellina e componente dell’esecutivo provinciale e poi, con la fine della Prima Repubblica, da indipendente accanto a Ludovico Corrao, del quale ha condiviso subito il piano di rinascita per Gibellina, in un leale rapporto di intensa collaborazione e stima reciproca. Ha ricoperto vari ruoli nell’amministrazione della sua città, consigliere comunale, assessore, fino a diventare sindaco, dal 2010 al 2015. Socio fondatore e membro del C.d.A. della Fondazione Orestiadi, ne ha assunto l’incarico di presidente dal 2013 al 2015, battendosi strenuamente per la sopravvivenza della prestigiosa istituzione culturale, in un momento di grande difficoltà economica. È stato anche componente del C.d.A. della Società per la Regolamentazione dei rifiuti Trapani Sud, componente della Giunta dell’Unione dei comuni della Valle del Belìce e membro del Comitato Scientifico costituito dall’Assessorato Regionale BB.CC. per il completamento e il restauro del Grande Cretto di Alberto Burri.