Apparentemente non si muove nulla, tanto per cambiare, dopo quanto ha pubblicato Tp24 ormai più di un mese fa: la singolare storia di un casermone, una struttura destinata ad ospitare una Rsa, alle spalle di Via Virgilio, all'ingresso di Trapani, in una zona però vincolata come area verde attrezzata e con cubatura, pertanto, uguale a zero. E' una storia importante, in queste settimane dove tanto si parla della fragilità del nostro territorio, dovuta anche al fatto che spesso si costruisce, come in questo caso, in deroga alle regole.
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Nulla si è mosso sul fronte istituzionale. Tutto tace dal Comune di Trapani, mentre i lavori alla struttura sono stati sospesi, rischiando di creare, così, davvero, un ecomostro che potrebbe non essere ultimato, come tante opere incompiute nel territorio. In città gira voce di un interessamento della Procura di Trapani, che avrebbe acquisito copia della documentazione inerente il progetto. Ma di più non si sa.
Sul fronte politico, gli unici attivi sono i Cinque Stelle. La struttura, infatti, sorge nei luoghi dove, a breve, dovrebbero cominciare i lavori per il famoso sottopasso tanto caro al Sindaco Giacomo Tranchida, per eliminare una volta e per tutte i problemi al traffico generato dalla presenza, principalmente, del passaggio a livello di Via Marsala. E la vicenda dell'Rsa di Via Virgilio fa capolino in un'interrogazione presentata dalla deputata regionale Cristina Ciminnisi, neo eletta all'Ars. L'interrogazione riguarda il sottopasso, ma Ciminnisi fa un inciso proprio su quanto raccontato da Tp24. "Nessuno sembra essere interrogato minimamente sull'impatto ambientale del sottopasso - dichiara Ciminnisi presentando il suo atto ispettivo - ma va considerato che nel lotto immediatamente adiacente, regalato alla cementificazione privata, sorge oggi un'enorme struttura socio-sanitaria, i cui effetti andrebbero a cumularsi inevitabilmente con quelli legati alla realizzazione del sottopasso".
Che la struttura sia enorme, lo dicono effettivamente i numeri. Stiamo parlando di un lotto di 8458 metri quadrati. Con una cubatura di 20730 metri cubi ed una superficie coperta di quasi 6000 metri quadrati su quattro piani. Sono dati contenuti nel progetto. Comprende anche un parcheggio da 75 posti (più uno per un carro funebre, è pur sempre una Rsa ...).
La vicenda che ha portato alla sua costruzione, sfregiando una zona di verde quanto mai vitale per una città soggetta ad allagamenti ed alluvioni, contiene anche delle omissioni. In tutta la pratica, infatti, non c'è traccia della convenzione, del 1975, che interessò la lottizzazione di quell'area di Via Virgilio, che prese il nome di "Centro residenziale Cinque Torri". E' un'area di 185mila metri quadri. E l'accordo depositato dal notaio, ai tempi, prevedeva la costruzione di un complesso residenziale, un'area dove è stata realizzata la chiesa della Madonna di Lourdes, e un'area libera da destinare al verde attrezzato, da cedere al Comune. E' proprio quest'area che invece, anziché essere stata acquisita dal Comune è stata successivamente utilizzata per la realizzazione della Rsa. Perchè? Perchè nessuno ha fatto notare questa mancanza? O è stata superata? E come?
Domande che si pongono in tanti. Nonostante il silenzio del Comune e degli enti interessati, infatti, un certo dibattito, per fortuna, è nato sui social. Ed una lunga ed articolata riflessione è stata pubblicata dall'architetto Marcello Maltese: " Il comune di Trapani ha concesso ad un privato di costruire su area prima vincolata a verde pubblico, tramite variante al Prg (...). Siamo quindi in presenza di una sottrazione immotivata di un bene comune deviato verso l'uso privato incompatibile con i fini dell'area e con le sue necessità e valenze ecologiche e idrogeologiche, sottrazione che costituisce anche un pericoloso segnale di progressiva erosione di questo bene pubblico necessario al benessere ambientale dei cittadini e del territorio. (...) Coprire e impermeabilizzare nuovo suolo oggi è da ignoranti (quando va bene). Questa amministrazione ha regalato alla speculazione privata con una operazione fulminea quasi un ettaro di terreno destinato a verde pubblico: Il doppio della superficie di un campo di calcio, poco meno della metà di quella di Villa Margherita. E lo ha fatto senza chiedere il parere ai propri cittadini in merito ad una decisione così devastante per il bene pubblico". Maltese, come tanti altri cittadini, si chiede quali siano le ragioni che hanno portato il consiglio comunale a votare favorevolmente, in deroga, questa concessione che cementifica 8500 metri quadri. Tra l'altro, come abbiamo già scritto, il ricorso alla variante, per legge, deve essere sostenuto da motivazioni di pubblico interesse, che qui non si intravedono. Né si capisce come mai, per l'attività, non siano state utilizzate altre strutture già esistenti, che in quel modo sarebbero state sicuramente valorizzate, come il "Serraino Vulpitta" (circostanza che in diversi, commentando l'inchiesta di Tp24, hanno fatto notare).
Altra anomalia. L'assessore all'urbanistica, Giuseppe Pellegrino, intervistato da Tp24, ha detto che la struttura socio - assistenziale poteva sorgere solo là, perchè non si sono in città a Trapani altre aree idonee. Ma non è vero. Abbiamo visto infatti alcune tavole del Piano Regolatore di Trapani, datato 2010, pubblicate sul sito del Comune. E sono previste le aree Fic - Fs, per le "strutture sanitarie" e le "residenze socio sanitarie assistenziali". Queste aree sono ben tre: due sono vicine la zona di Via Virgilio, ed una è in zona Villa Rosina. Perchè non si è tenuto conto di questa circostanza?