Dall'angoscia provata dopo la chiamata dei carabinieri, al sollievo e al lieto fine di una storia che poteva avere un epilogo drammatico. E' ciò che ha vissuto Antonello Basone, medico rianimatore dell'ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. E' stato chiamato nel cuore della notte dai carabinieri di Soverato, dove il figlio studia per la specializzazione in ortopedia. Lo informavano che i sommozzatori hanno trovato l'auto del figlio, Fabio, travolta da un fiume di acqua e fango, ma non il figlio.
Basone, dopo lo smarrimento iniziale, si è armato di coraggio e ha chiamato il figlio al telefono che gli ha risposto subito, rassicurandolo di stare bene, nonostante la brutta avventura vissuta insieme ad un collega di studi, Giuseppe Corsaro. I due studenti erano in macchina intorno all'una di notte, quando sono stati travolti da un torrente in piena.
La brutta avventura ha avuto un lieto fine. Il giovane a bordo della sua vettura, insieme al suo collega, mentre percorreva la strada di ritorno verso casa, è stato travolto da un torrente in piena. Il figlio di Basone uscito dall'auto ha rischiato di annegare, ma grazie all'aiuto del suo amico che lo ha afferrato, dopo aver trovato appiglio in un canneto, è riuscito a mettersi in salvo.
Basone una volta parlato con il figlio si è messo in macchina con un amico ed è partito alla volta di Catanzaro per riabbracciarlo.