Ignoti hanno preso di mira, con atti di vandalismo, la Capanna di Betlemme con presepe realizzata, a Petrosino, all’interno del Parco della Pace. A sollevare il caso è stato il vice presidente dell’associazione “Petros–Sinis”, Gianfranco Sammartano.
“L'associazione socio-culturale Petros-Sinis, organizzatrice dell'evento natalizio ‘La capanna di Betlemme’ – scrive Sammartano - subisce ogni giorno atti di vandalismo di ogni genere presso la capanna stessa. I vandali non risparmiano nemmeno i personaggi, rappresentanti la Sacra Famiglia: le mani e i vestiti vengono vandalizzati, mentre il bambinello subisce violenze di ogni tipo, impasti di terra e gesso messi in faccia e in bocca, la cassa stereo con le musiche di natale trafugata, gli estintori per la sicurezza, vengono usati a vilipendio della capanna stessa e dell'ambiente circostante. Siamo frastornati, subiamo ogni giorno tutto questo, e ogni giorno tacitamente, abbiamo provveduto a ripristinare tutto ciò, ma siamo amareggiati per quello che succede a Petrosino, per mani di pochi. La mancanza di fede e la mancanza di rispetto per il prossimo contribuiscono a generare nella società forme di violenza di ogni genere”.
E a causa di questi atti di vandalismo, inoltre, non si illumina più la stella cometa posta all’ingresso. I responsabili dell’associazione hanno informato di quanto accade sia la polizia municipale che l’amministrazione comunale. E sarà anche presentata una denuncia contro ignoti alla locale stazione dei carabinieri. Intanto, sulla pagina Facebook dell’associazione, è stato pubblicato un post (“Atto di denuncia”) nel quale si legge: “Per ogni effetto e corso di legge l’associazione ‘Petros-Sinis’ spontaneamente presenta denuncia, relativamente all’articolo 639 codice penale (“Deturpamento e imbrattamento di cose altrui”, ndr), per atti vandalici ai danni della ‘Capanna di Betlemme’. Con la presente sporge formale denuncia contro ignoti per i reati che le autorità competenti vogliano ravvisare visionando le telecamere di videosorveglianza del Parco della Pace. Nel chiedere espressamente la punibilità dei responsabili, ci si riserva sin d’ora di costituirsi parte civile nel procedimento penale che vorrà essere intrapreso”.