Il 2022 va a chiudersi, ed è giusto fare il punto con i personaggi dell’anno. In provincia di Trapani c’è l’imbarazzo della scelta, si potrebbe formare una playlist oppure, all’occorrenza, un campionario.
Salvatore Tallarita è il primo sindaco di Misiliscemi, ha vinto la battaglia intrapresa da anni, insieme al comitato di cittadini che chiedevano l’autonomia di Misiliscemi da Trapani. Referendum vinto, competizione elettorale pure. Oggi è il primo sindaco della venticinquesima città della provincia.
Mimmo Turano non subisce l’usura del tempo politico, è l’uomo per tutte le stagioni, il consenso è il suo e se lo sposta ovunque vada. Vedasi l’ultima competizione: ha preso in mano la lista della Lega, l’ha riempita di candidati e ha vinto. Oggi è pure assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione, lo avranno deciso insieme a Matteo Salvini ..
.Inarrestabile, infaticabile, carattere difficile, Giacomo Tranchida è pronto ad affrontare un’altra battaglia elettorale. Eternamente in competizione, dentro e fuori il Pd, è l’uomo che senza nemici non vive bene, detta la linea e chi non ci sta è fuori il suo raggio d’azione e anche dalla politica cittadina. Se ne parla sempre.
Domenico Venuti è il sindaco di Salemi. Ha presentato ricorso contro l’elezione a deputato regionale di Dario Safina: la tempesta perfetta o un coup de théâtre.
Non è un politico da caciara, giovane e calmo anche durante la campagna elettorale. Mai una parola fuori posto. È Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, passerebbe quasi inosservato se non fosse per il suo sorriso.
Andrebbe bene per le omelie in chiesa o per i discorsi di Natale, oratoria pacata e anche troppo prolissa. Appare come l’uomo della pace ma conosce ogni anfratto della politica, si muove delicato e riesce a scompigliare le carte in partiti che non sono i suoi, capace a disinnescare e neutralizzare gli amici della politica. È il sindaco di Marsala Massimo Grillo, il problema infatti è di tutta quell’altra politica che non riesce a sopravvivere, galleggia in attesa di un posto al sole, nel frattempo Grillo fa il politico e molto meno il sindaco.
La citiamo per ultima, ma non per importanza, Valentina Villabuona da anni è la madrina di grandi battaglie e di temi importanti non solo per il territorio provinciale. I suoi comunicati li riconosce anche il cellulare alle prime luci dell’alba. Più che una politica una attivista ma senza piroette.
Insieme a lei vogliamo omaggiare tutte quelle donne che ogni giorno in Iran lottano per i diritti universali, per la libertà. E fino a quando anche solo una donna non sarà libera di studiare e di vestire come vuole nessuna donna sarà libera veramente.
Saluterò di nuovo il sole,
e il torrente che mi scorreva in petto,
e saluterò le nuvole dei miei lunghi pensieri
e la crescita dolorosa dei pioppi in giardino
che con me hanno percorso le secche stagioni.
E’ la poesia scritta dalla poetessa Forough Farrokhzad, vogliamo dedicarla a chi in queste settimane ha versato il sangue nelle prigioni iraniane. A chiunque ogni giorno lotta per affermare diritti e libertà inviolabili.