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31/12/2022 06:00:00

Il fatto del 2022: l'Eurofighter precipitato a Birgi e la morte del pilota Fabio Antonio Altruda

La notizia dell'anno su Tp24, che riguarda la nostra provincia e, ovviamente, tutta l'Italia, è l'incidente all'Eurofighter di stanza al 37° Stormo di Birgi e costato la vita al capitano Fabio Antonio Altruda, la sera del 13 dicembre scorso. Il racconto della tragedia:

E' caduto un aereo a Birgi. Un aereo militare è precipitato nel pomeriggio di oggi, 13 Dicembre 2022, mentre era di rientro alla base di Trapani Birgi. Il velivolo sarebbe precipitato nelle adiacenze del Ponte Granatello a circa tre chilometri dall’aeroporto.

Si tratta di un caccia del 37° Stormo. Stava atterrando, quando è accaduto l'incidente. L'aeroporto di Trapani Birgi è ai livelli massimi di allerta. L'incidente aereo ha comportato il blocco di alcuni voli in partenza ed in arrivo.

In particolare è bloccato il volo che da Roma Fiumicino è diretto a Trapani, operato da Ryanair, e che non è ancora decollato. Si cercano i resti dell'aereo, e si cerca anche di capire se il pilota sia riuscito a salvarsi. 

Il contatto con la torre di controllo si è perso mentre il Typhoon, un caccia intercettore multiruolo, era in fase di avvicinamento all'aeroporto, nella zona di Guarrato (frazione del comune di Misiliscemi) dove si stanno concentrando le ricerche. L'aereo è precipitato in località Locogrande, tra Trapani e Marsala: è in questa zona del litorale che si stanno concentrando le ricerche del pilota.

In quella fase di volo il velivolo si trova a una quota relativamente bassa, il che lascia assai poco tempo al pilota di lanciarsi con il seggiolino eiettabile Martin Baker che comunque funziona anche a velocità e quota zero. Sia il pilota sia il seggiolino sono dotati di trasmettitori gps per facilitare le ricerche. Nessuna ipotesi, al momento, sulla dinamica dell’incidente. L’aeroporto civile al momento è chiuso al traffico e il volo Dat da Pantelleria a Trapani che stava per atterrare a Birgi durante l’emergenza è stato deviato a Palermo.

 Si tratta del Capitano Fabio Antonio Altruda, 33 anni, celibe, originario di Caserta, ufficiale Pilota che ai comandi del caccia monoposto Eurofighter del 37° Stormo di Trapani stava rientrando alla base da una missione di addestramento, quando per motivi da accertare, prima di avviarsi all'atterraggio, è precipitato al suolo.
 

L'impatto, dal quale non risultano danni a persone o cose, è avvenuto in una zona agricola a circa 5 miglia a sud est della base aerea siciliana.

La notizia è stata comunicata ai genitori del giovane Ufficiale, ai quali il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a nome dell'intera Forza Armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio.

Sul posto, insieme a vigili del fuoco e forze dell'ordine, sono intervenute immediatamente squadre di soccorso e team di specialisti della Forza Armata che stanno continuando ad operare per mettere in sicurezza e circoscrive l'area dell'impatto.

Sull'accaduto la Forza Armata avvierà già nelle prossime ore un'inchiesta di sicurezza del volo.

Il Capitano Fabio Antonio Altruda era entrato in Aeronautica Militare con il Corso regolare Ibis 5° dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 2007. Pilota combat ready su velivolo Eurofighter, in forza al 37° Stormo di Trapani dal marzo del 2021, aveva all'attivo centinaia di ore di volo, molte delle quali effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali in attività di air policing Nato.

 

 Tre secondi, o poco più. L’Eurofighter pilotato dal capitano Fabio Antonio Altruda cambia direzione, precipita in picchiata, e si schianta al suolo.

Tutto ciò in poco più di tre secondi. Ed è su questa piccola frazione di tempo che si concentrano gli sforzi di chi sta indagando sul disastro aereo a pochi chilometri dalla base del 37esimo Stormo di Trapani Birgi in cui ha perso la vita il pilota casertano.
Sabato si sono svolti i funerali a Trapani di Altruda in cui c’erano tutte le autorità, tra cui il ministro della Difesa Crosetto.

L’area dell’incidente avvenuto martedì scorso è ancora interdetta. Sono due le indagini sull’incidente aereo, una coordinata dalla Procura di Trapani e un militare.
In questi giorni sono stati sentiti dei testimoni oculari, è stato sentito il pilota dell’altro aereo con cui Altruda era in volo in addestramento. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sicurezza.
Indagini che dureranno mesi, perchè nel frattempo c’è da ricostruire l’Eurofighter, sono da recuperare e catalogare tutti i rottami, alcuni dei quali possono sprofondare fino a 3 metri di profondità, inghiottiti dall’alveo del torrente in cui è precipitato il velivolo.

La ricostruzione dell’incidente
Adesso soltanto alcune ipotesi si possono fare, niente di più. E capire cosa sia successo in quei 3 secondi, e cosa può fare un pilota anche ben addestrato in un lasso di tempo così breve. Poco, in realtà. Lanciare il mayday, afferrare le maniglie, fra le gambe, che azionano il seggiolino eiettabile che a sua volta lancia un segnale per i soccorsi. Non bastano. Tant’è che nessun mayday, nessun segnale gps si era attivato. Quella sera il meteo non era proibitivo per dei piloti esperti. Il sole era tramontato da un’oretta, il cielo era nuvoloso e c’era una pioggerellina innocua.

Pochi chilometri alla pista
Il capitano Altruda era alle spalle del leader della pattuglia. La pista dell’aeroporto Vincenzo Florio, è a pochi chilometri, pochi istanti e la missione sarebbe finita. L’Eurofighter, che può raggiungere una velocità di 2500 km orari, rallenta fino a 33 km/h. La manovra di discesa era cominciata, pochi metri d’altezza, poi il volo in picchiata.

Le ipotesi
Avaria, malore o errore del pilota. Restano queste tre le ipotesi che si possono fare, anche se chi fa le indagini non si sbilancia. Nei giorni scorsi è stata effettuata l’autopsia sul corpo del capitano, per capire se ci sia stato un malore in volo,
Una possibilità è quella, invece, dell’avaria o di un guasto al velivolo. Come il malfunzionamento alle alette posizionate davanti le ali a delta, vicino alla cabina. Queste alette servono per controllare la stabilità dell’aereo, un loro malfunzionamento sarebbe plausibile . Altra ipotesi è quella dell’errore umano. L'Eurofighter aveva appena attraversato le nubi uscendo in un tratto buio, ma sereno, del cielo. Un cambiamento di scenario per il pilota che in quella fase del volo deve tenere d'occhio sia l'aereo del leader della pattuglia sia le luci della pista che già si stagliano nitidamente. Un disorientamento, uscito da queste nubi, da parte del capitano Altruda è un altro elemento importante. Tanti piccoli tasselli che chi si sta occupando delle indagini dovrà mettere insieme. Pezzo dopo pezzo, un enorme puzzle.