Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il Governo regionale sul caso dei tirocinanti dell'ex avviso 22 che aspettano ancora di essere pagati. Della vicenda ce ne siamo occupati diverse volte su Tp24.
I 5 Stelle denunciano l'abbandono da parte del governo regionale degli oltre 300 tirocinanti che aspettano i pagamenti. Il neo assessore Albano risponde che sussistono i soliti intoppi burocratici.
“Quella degli oltre 300 tirocinanti dell’ex avviso 22 mai pagati dalla Regione Siciliana è una vergogna legalizzata. Da anni il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce ai governi di turno di pagare queste persone, che hanno prestato la loro opera per le aziende per anni, senza vedere un soldo e anzi rimettendoci di tasca in caso di spostamenti. Noi da sempre unica voce al fianco dei lavoratori”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci che torna ad incalzare il governo regionale ad una rapida soluzione nel pagamento dei 300 tirocinanti dell’ex avviso 22, mai pagati da oltre tre anni.
“Interrogazioni, interventi in aula, richieste di audizioni in Commissione - racconta Schillaci - ma mai il governo di centro destra è intervenuto per risolvere la questione. Stesso appello che rivolgiamo al governo Schifani: i tirocinanti vengano pagati. Negli scorsi mesi, insieme al loro rappresentate Oreste Lauria, mi sono recata all’assessorato al Lavoro per suggerire una soluzione, cioè quella di distaccare un gruppo di dipendenti da altri servizi per completare le procedure burocratiche necessarie al pagamento dei 300 tirocinanti che ancora aspettano da 3 anni. In ogni caso la misura va rivista: Questo tipo di tirocinio infatti non è legato alle reali esigenze del mercato del lavoro, ma anzi viene probabilmente usato per dare manovalanza gratuita alle imprese, piuttosto che puntare sul futuro lavorativo di queste persone. Intanto ho appena depositato una nuova richiesta di audizione in commissione per sollecitare un intervento del governo regionale. Schifani affronti questa questione in maniera prioritaria”- conclude la deputata.
«La Regione Siciliana non ha abbandonato i 300 tirocinanti palermitani e tutti quelli delle altre province che ancora non hanno ricevuto il contributo previsto dall’Avviso 22. Ad oggi sussistono criticità che il dipartimento del Lavoro ha più volte reso note e che fermano l’erogazione di quanto spettante». Lo dice l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, in merito a quanto dichiarato dal deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci.
«In particolare – prosegue Albano - non risultano pratiche ancora da istruire, ma solo da completare perché carenti di documentazione a fronte delle anomalie riscontrate dagli uffici del dipartimento Lavoro. Quest’ultimo ha, comunque, attivato il cosiddetto "soccorso istruttorio", richiedendo di integrare la documentazione e le dichiarazioni mancanti per definire il procedimento. Nessuna volontà da parte dell’amministrazione di penalizzare, nel tempo e nell’azione, i tirocinanti e le imprese. E anche dopo il soccorso istruttorio sono state riscontrate criticità, soprattutto in registri delle presenze, contratti di assicurazione sulla responsabilità civile, contratti di assicurazione sugli infortuni, tutor didattici e quelli aziendali».
«Sfugge ai più – sottolinea l’assessore - che le somme erogate sottostanno ai principi fissati dalle regole di rendicontazione europee e ai suoi stringenti e rigorosi controlli che gli organismi preposti effettuano sistematicamente. Quindi l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari. Ogni tirocinante, così come l’impresa, potrà chiedere l’accesso agli atti, rendersi conto della documentazione mancante ed eventualmente sollecitare le imprese a presentarla, così come l’onorevole Schillaci potrà chiedere accesso, rientrando nelle sue prerogative parlamentari, per avere conoscenza puntuale dell’operato del dipartimento».
«Gli uffici regionali – conclude l’assessore Albano - sono in grande difficoltà per carenza di personale e sovraccarico di lavoro, legato anche a una miriade di competenze discendenti da regolamenti europei, leggi nazionali e regionali. Qualche ritardo è anche tollerabile ma non può essere sempre e comunque oggetto di attacchi ingiustificati. La mancanza di funzionari è un problema che andava affrontato in tempi debiti, che oggi è ancora più grave e che il governo regionale deve mettere nella sua agenda politica, così come sostenuto dall’assessore Andrea Messina, con il quale condivido la volontà di un rafforzamento del personale regionale».