Sono trascorsi sedici anni dall'omicidio, ma a casa Via il dolore è ancora forte. Un dolore che i familiari di Nino, hanno sempre vissuto con grande dignità e compostezza. Nino Via, giovane magazziniere del centro commerciale Gea di Trapani, è stato ucciso la vigilia dell'Epifania del 2007.
Al termine della giornata di lavoro, si stava recando a prelevare l'auto quando vide un collega Pietro Terraglia, in balia di due rapinatori. Armati e a volto coperto volevano l'incasso.
Senza pensarci su due volte, Nino intervenne. Un gesto eroico che pagò con la vita. Un colpo di pistola segnò la tragedia in via Orti. Il giovane si accasciò al suolo in una pozza di sangue, inutile la corsa all'ospedale. Oggi Nino Via, insignito di medaglia d'oro al valor civile, è stato ricordato con due distinte manifestazioni. La prima si è svolta al centro sociale, che porta il suo nome, nel popolare quartiere di Sant'Alberto ed ha avuto come protagonisti i bambini che hanno ricevuto doni dalla Befana.
La seconda, invece, nello slargo di via Orti dove si consumò il delitto i cui autori vennero individuati e arrestati dai carabinieri a conclusione di una complessa attività investigativa. Si tratta dei marsalesi Giovanbattista Della Chiave e Orazio Montagna che sono stati condannati, in via definitiva, a ventisei anni di reclusione ciascuno.
Era il 28 settembre del 2007, quando il maggiore Marco Carletti bussò a casa dei genitori di Nino Via: “Abbiamo arrestato uno dei presunti assassini”. Si trattava di Orazio Montagna. Pochi mesi dopo in cella finì anche il suo complice.