Grillo pronto a fare fuori Oreste Alagna, ma i leghisti si mettono di traverso.
Per il sindaco di Marsala il rimpasto di Giunta potrebbe subire dei colpi di scena.
Ieri doveva esserci una riunione di maggioranza tra il sindaco Massimo Grillo e chi lo ha sostenuto nel 2020.
C’è da mettere mani alla giunta, un rimpasto di cui tanto parla il sindaco ma che nella sostanza non cambierà nulla.
E’ questione unicamente di poltrone, di manuale Cencelli, indipendentemente dalle competenze e lo hanno dimostrato le ultime nomine: i partiti hanno posizionato i loro uomini ma qualcuno è davvero fuori contesto.
Altre posizioni poi sono indifendibili, assenza non solo dalle aule del consiglio comunale ma anche dell’amministrazione, è questa la posizione ad esempio di Oreste Alagna, che ha dovuto trovare una nuova sponda politica, la sua posizione è molto in bilico. In suo soccorso sono arrivati l’ex deputata regionale Eleonora Lo Curto, gli assessori regionali Mimmo Turano e Luca Sammartino, tutti e tre della Lega, un lungo comunicato stampa a puntellare e tutelare la posizione di Alagna: "Sulla città di Marsala siamo certi che al di là di ogni pettegolezzo politico non sia in discussione la presenza in Giunta del nostro assessore Oreste Alagna, al quale assicuro tutto il mio sostegno in virtù degli eccellenti rapporti che mi legano al governo regionale e agli assessori Mimmo Turano e Luca Sammartino, quest’ultimo peraltro nel ruolo strategico di vice presidente della Regione e di assessore all’Agricoltura”.
Insomma, i leghisti avvisano Grillo: se fa fuori Oreste Alagna troverà qualche porta chiusa a Palermo.
Tutti e tre poi si sporgono avanti: “Il sostegno al processo di sviluppo della Città di Marsala che ha bisogno di una visione ideale e della forza di un progetto amministrativo che deve contare sulla spinta del governo regionale piuttosto che sui tatticismi distanti dalla vera politica e legati a fatti localistici”. “Ricordo - aggiunge Eleonora Lo Curto - di aver sostenuto Grillo con una lista di circa 5 mila voti e che il patto etico allora siglato dal sindaco, in ragione del quale l’assessore Oreste Alagna si è dimesso da consigliere comunale, non possa essere in alcun modo tradito”.
Bisognerà capire come Grillo concilierà i sentimenti politici di adesso con quelli espressi nel 2020, allora fu un no categorico all'appoggio della Lega.
In molti si aspettano il rimpasto come il nuovo volo della farfalla ma in verità sarà un duplicato della precedente giunta, con molti tasselli occupati su spinta di partiti e persone politiche ma la città non avrà alcun beneficio. Per molti, se si votasse domani contro Grillo vincerebbe pure Topolino, l’impopolarità del sindaco e di tutta la sua squadra è tangibile. Ma gli assessori ancora non se ne sono accorti. In più alcuni di loro verranno sostituiti senza valida motivazione, avrebbero davvero potuto fare la differenza dimostrando che la politica è fatta di dignità anche e non solo di posizionamenti e indennità.
Non c’è da gioire nemmeno del consiglio comunale, si parla per spot, per attirare l’attenzione, per populismo. Di turismo, ad esempio, parlano tutti e nella maggior parte dei casi si lamentano della mancata presenza del Comune alle fiere di settore, ma per fare cosa? Per sperperare danaro pubblico? O per fare passerella come hanno sempre fatto alcuni consiglieri comunali?
C’è qualunquismo e altrettanto pressappochismo, che è fortemente legato non al ruolo ma al gettone di presenza.