Ci sono voluti parecchi mesi ma, alla fine, le continue incomprensioni, disattenzioni, mancate comunicazioni e, infine, chiusure inaspettate hanno partorito la rottura tra il Comune di Mazara e l’ex provincia di Trapani.
Oggetto dello stillicidio amministrativo tra i due Enti locali è stata la tardiva manutenzione del Ponte sul fiume Delia nella località mazarese di contrada Bocca Arena e tutte le relative conseguenze, scaturite in più di un anno di chiusura al transito dello stesso. Fatto che, nei mesi, ha generato immani disservizi alla numerosa comunità cittadina che risiede oltre il ponte, la cui proprietà appartiene al Libero Consorzio Comunale trapanese (ex provincia), ed una serie di atti amministrativi, spesso calati dall’alto e a volte in modo totalmente incomprensibile sia per la comunità cittadina che per il sindaco.
L’ultima goccia, che ha fatto traboccare il vaso, si è versata allorché alcuni giorni addietro è stata avallata l’ennesima chiusura al transito del ponte di Bocca Arena per nuove presunte aggressioni agli operai che lavorano in quel cantiere. Fatto dal quale è scaturita una nuova ordinanza (la n. 2 del 09-01-2023) di chiusura del manufatto. E che la cosa non sia andata giù al sindaco non è difficile intuire leggendo la missiva che pubblichiamo a seguire.
LE LETTERA AL PREFETTO INVIATA DAL SINDACO SALVATORE QUINCI - “Ill.mo Sig. Prefetto, è con indignazione che apprendo che con Ordinanza n. 2 del 09.01 c.a. il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha sospeso nuovamente la circolazione di tutte le categorie di utenti lungo il Ponte sul Fiume Arena di Mazara del Vallo”.
“DECISIONE SBAGLIATA, INOPPORTUNA, ECCESSIVA, INCONSISTENTE” - “Valuto questa decisione - continua Quinci - per le motivazioni asserite, eccessive e inconsistenti, inopportuna, sbagliata e non priva di conseguenze dirette sulla popolazione residente nel quartiere Bocca Arena e sul clima sociale nella mia città.
“UNA SCELTA FALLIMENTARE” - Una scelta che conferma il fallimento del Libero Consorzio nella gestione del ciclo tecnico - realizzativo dei lavori nonché la scarsa attenzione per la comunità mazarese. Non v’è dubbio che tale disposizione, disattendendo i diritti e le aspettative dei cittadini, non farà altro che acuire quel clima di tensione tra la popolazione, che per troppo tempo subisce gravi disagi e danni economici in un periodo di grave crisi economica”.
“CAUSATA DALL’INEFFICIENZA ED INERZIA DEL LCC” - La causa di tutto ciò è dovuta, secondo il primo cittadino mazarese, dalla “inefficienza del Libero Consorzio Comunale, il quale, avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione ordinaria del ponte con una serie di interventi programmati, al fine di evitare il grave degrado, verificatesi in ragione dell’inerzia protrattasi nel tempo tale da giustificarne l’improvvisa chiusura per motivi di pubblica incolumità.
FINE LAVORI MAI - “Così come il protrarsi, in modo inammissibile, dei lavori che avrebbero dovuto concludersi già da tempo, considero inconcepibile non avere ancora oggi contezza di un cronoprogramma per la chiusura del cantiere, ed illogica la scelta della chiusura del ponte che genera un evidente elemento serio di rischio per l'incolumità di coloro che, specialmente giovani e anziani, con qualunque mezzo dovranno utilizzare il cosiddetto percorso alternativo, e che rilevo un rischio ‘non trascurabile’.
LE MANCATE SCUSE DELL’EX PROVINCIA - “Ritengo, inoltre, necessario ricordare che questa grave omissione non è mai stata riconosciuta dal Libero Consorzio Comunale di Trapani che non ha mai fatto ammenda nei confronti della popolazione mazarese.
QUATTRO VIGILANTES NON SONO BASTATI - “Reputo opportuno precisare che, la sicurezza dei lavoratori, tassello per me fondamentale nel quadro della corretta gestione del lavoro e dei lavoratori, era garantita comunque dal servizio professionale di ben quattro guardie armate e che, la decisione da parte della società appare ingiustificata, alludendo a ‘fatti gravissimi’, in modo esasperato, avallata, peraltro, dal Sig. Commissario Straordinario.
NESSUNA RESPONSABILITA’ ALTRUI DAL PRIMO CITTADINO - “Giova ricordare, infine, che fino ad oggi, lo scrivente ha assunto, con il senso delle istituzioni consono al ruolo di guida della comunità cittadina, in capo a sé responsabilità altrui, facendosi carico delle proteste e delle tensioni che si sono inevitabilmente scaricate sulla mia persona; e ciò allo scopo di mantenere un clima sociale più sereno possibile, ma adesso non intendo più avallare comportamenti e decisioni che ritengo sbagliati. Ribadisco, infatti, che questa scelta avrà la conseguenza di inasprire tensioni tra la popolazione la cui responsabilità ricade unicamente sulla Stazione Appaltante”.
DATA FINE LAVORI: CHIESTO UN TAVOLO TECNICO - “Per quanto fin qui rappresentato - conclude la lettera del sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci - con la presente Le chiedo con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione del LCC, del RUP, della Direzione dei Lavori e della società aggiudicataria dell’appalto dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Arena di Mazara del Vallo al fine di avere garanzia di un impegno massiccio per una celere conclusione dei lavori e soprattutto contezza di un cronoprogramma”.
Alessandro Accardo Palumbo
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