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25/01/2023 06:00:00

Mazara, la mozione di sfiducia e la strategia del "coppo" del sindaco Quinci

 Lunedì scorso si è discussa in consiglio comunale, a Mazara, la mozione di sfiducia per il sindaco, Salvatore Quinci.

In aula assente tutta l’amministrazione comunale, duri gli interventi delle opposizioni, il sindaco non ha più una maggioranza da tanto tempo ma in ogni caso la mozione non ha trovato approvazione, in aula erano presenti solo 13 consiglieri comunali.

E’ Giorgio Randazzo, consigliere di Fratelli d’Italia, che torna a parlare di un sindaco facilmente ricattabile, di un fallimento dell’amministrazione comunale. E’ un giudizio secco quello di Randazzo ma anche di altri consiglieri, quali Norrito e Marascia, che attaccano il sindaco sulla politica e sulla trasparenza, uno spettacolo indecoroso ed irrispettoso, dicono.

Hanno votato 12 consiglieri per la mozione: Giorgio Randazzo, Girolamo Billardello, Maurizio Pipitone, Antonella Coronetta, Stefania Marascia, Giuseppe Palermo, Cesare Gilante, Giuseppe Bonanno, Pietro Marino, Enza Chirco, Nicola Norrito e Ilenia Quinci.
I consiglieri lamentano la gestione economica allegra dell’amministrazione con un disavanzo di 33 milioni di euro, con una Tari aumentata del 100%, la relazione triennale non abbastanza esaustiva. Una città mortificata, dicono, con un porto canale mai escavato, che ha omesso i problemi dei nitrati nell’acqua potabile.


Hanno messo in fila una serie di criticità mai risolte come l’abbandono dell’ospedale Abele Ajello, il pubblico trasporto, la condizione delle scuole comunali, pare inoltre che non ci sia più una gara di appalto a Mazara ma affidamenti diretti.


Anche i rapporti con il consiglio comunale vengono messi in crisi, al termine del consiglio comunale il sindaco ha fatto sapere che la mozione non era: “Un atto dovuto ma un gesto irresponsabile e volutamente destabilizzante e fine al proprio tornaconto personale. Oggi ho preferito dare priorità alla gestione dei problemi della città, così come faccio dal mio insediamento, invece che assistere ancora una vola alla pantomima che va avanti da 35 giorni, posta in essere da chi ha messo al centro della discussione politica i propri interessi. Il rispetto delle istituzioni e l’utilizzo delle energie per il bene comune continuano a contraddistinguere lo stile della mia gestione amministrativa”.


Randazzo poi parla della strategia del “coppo”: “Questo sindaco è in mano all’assessore Bilardello e all’assessore Torrente che in queste ore telefonano ad altre persone. Vengono chiamati noti magistrati mazaresi, noti sindacalisti della città per fare il candidato sindaco, attraverso l’operazione coppo, all’ultimo minuto. Questo sindaco non ha capito nulla”.

 

 

 

Nel frattempo a Mazara è stato commissariato il circolo territoriale di Fratelli d’Italia “Orgoglio e Futuro”, individuando come figura commissariale Francesco Santangelo, attuale componente del direttivo provinciale.

Santangelo avrà il compito di organizzare nuovamente il partito, tenendo conto di tutte le sensibilità, rappresentandolo in via esclusiva. A lui sono demandate tutte le scelte ordinarie, straordinarie e strategiche anche per le prossime sfide elettorali: “La nomina di Francesco Santangelo come commissario cittadino di Mazara – dichiara il Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia On. Giampiero Cannella -  ribadisce la volontà di Fratelli d’Italia di esercitare un ruolo da protagonista in città a partire dalle prossime elezioni amministrative. Siamo certi che Santangelo, dirigente esperto e affidabile, insieme alla classe dirigente locale, saprà valutare quale sarà la scelta migliore per il futuro della città di Mazara”.